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Turista napoletano ucciso negli Usa: arrestata una donna, rimane il mistero sull’omicidio

Dopo l’arresto di un uomo, è stata fermata anche una donna in fuga per l’omicidio di Carlo Marigliano, tassista napoletano in vacanza in Arkansas. Rimane il mistero sull’omicidio e sul suo movente: prende piede l’ipotesi di una rapina.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una donna di 31 anni è stata arrestata negli Stati Uniti per la morte del turista napoletano ucciso a Little Rock, in Arkansas, Carlo Marigliano. Dopo l’arresto di un uomo di 35 anni, avvenuto negli scorsi giorni, ieri sera è stata fermata anche Charina Fort, ricercata e in fuga dalla fine della scorsa settimana. Carlo Marigliano si trovava in vacanza negli Stati Uniti quando è stato raggiunto da spari di arma da fuoco mentre era alla guida di un’auto. schiantandosi poi contro un edificio. Carlo era un tassista residente a Napoli ed era in vacanza con alcuni amici.

Nonostante i due arresti degli ultimi giorni, non sono ancora chiari né il movente né le dinamiche esatte dell’incidente. Secondo alcune ipotesi, l’omicidio di Marigliano avviene in un contesto di violenza che colpisce quell’area dell’Arkansas da tempo, con la conseguente morte di decine di persone dall’inizio dell’anno. Un poliziotto di Little Rock, Steve Moore, aveva parlato a un quotidiano locale sostenendo che secondo gli investigatori Marigliano non sia stata una “vittima accidentale”. Rimane in piedi, infatti, anche l’ipotesi di una rapina ai suoi danni.

I familiari di Carlo sono rientrati in Italia e il padre Ciro, tassista noto sul web il ‘Gatto napoletano’, secondo quanto riporta Il Mattino, ha commentato: “Abbiamo saputo dell’altro arresto, ci hanno avvisato durante lo scalo”. “La polizia americana – ha aggiunto – è riuscita a catturare il primo sospettato era sulle tracce dell’altra, che adesso è stata presa. Non ci hanno spiegato molto, i contorni non sono ancora chiari, ma ci hanno detto che molto probabilmente si è trattato di una rapina finita male”.

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