Tutti in fila per Alex, De Luca: “Inviata un’autoemoteca per far fronte all’incredibile numero di donatori”
Migliaia di persone in fila in piazza del Plebiscito per aiutare Alex, un bimbo affetto da una grave patologia genetica che ha bisogno di un donatore compatibile di midollo. Dopo poche ore già, a causa delle tantissime presenze in piazza, erano già esauriti i tamponi salivali. "Ancora una volta la Campania sta dimostrando di avere un grande cuore. È stato necessario anche l’invio dell’autoemoteca che abbiamo fatto giungere in Piazza del Plebiscito dalle 14 per far fronte all'incredibile numero di donatori", spiega il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
"Massima sensibilizzazione per i direttori generali della Sanità campana, che hanno supportato al meglio l'appello della famiglia di Alessandro Maria, il bimbo di un anno e mezzo affetto da una rara malattia genetica che ha urgente bisogno di un trapianto di midollo. Un grazie va a tutte le associazioni e a tutti coloro che stanno partecipando attivamente per accogliere le centinaia di donatori che da questa mattina sono in fila, coadiuvando così il lavoro svolto – nel rispetto delle reciproche competenze – dal Policlinico federiciano e dal Cardarelli", ha scritto ancora il governatore su Facebook.
Alex, un donatore su centomila è compatibile
"Trovare la perfetta compatibilità per poter effettuare il trapianto di midollo non è semplice, parliamo di uno su centomila perché le combinazioni del Dna sono tantissime. Ma potremmo essere fortunati e trovare la piena compatibilità così che Alex possa avere un trapianto che vada a buon fine e lasciarsi alle spalle questa malattia", spiega Ugo Ricciardi, fondatore e presidente dell'AILE Onlus (Associazione Italiana Linfoistiocitosi Emafagocitica). "Alex sta facendo un protocollo sperimentale che dura 8 settimane, lo ha iniziato da poco e lo finisce tra 5 settimane. Ma questo non significa che al termine del protocollo Alex non sarà più con noi, ma sarà più esposto ad ogni agente patogeno. Da qui la necessità di trovare un donatore", spiega ancora Ricciardi.