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Uccise un paziente di Caserta con l’acido per vendetta: condannata a 30 anni infermiera killer

Condannata a 30 anni di reclusione Anna Minchella, 46 anni, infermiera che nel 2016 uccise un paziente di Caserta, all’ospedale di Venafro, in provincia di Isernia, somministrandogli dell’acido cloridrico. Si tratto di un omicidio perpetrato per vendetta nei confronti di una collega, figlia del paziente, che era rimasta in servizio all’ospedale di Venafro, mentre la 46enne era stata trasferita ad Isernia.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Il gup del Tribunale di Isernia Arlen Picano ha condannato a 30 anni di reclusione Anna Minchella, 46 anni, infermiera che nel 2016 uccise un paziente di 76 anni, Celestino Valentino, originario di Pratella, nella provincia di Caserta, ricoverato nell'ospedale di Venafro, nella provincia di Isernia. Oggi, dopo la richiesta del rito abbreviato, l'infermiera 46enne è stata processata e condannata a 30 anni di carcere. La donna avrebbe agito per vendicarsi di una sua collega, la figlia del 76enne, che proprio per le condizioni critiche del padre era rimasta in servizio all'ospedale di Venafro, mentre l'infermiera 46enne era stata trasferita in quello di Isernia.

L'omicidio di Celestino Valentino

Il 76enne Celestino Valentino di Pratella, nel Casertano, viene ricoverato nell'ospedale Santissimo Rosario di Venafro, nella provincia di Isernia, a causa di una grave ischemia cerebrale che gli rendeva impossibile ogni movimento. Il 22 giugno del 2016, moglie e figlia, come detto anche lei infermiera, lo trovano in gravissime condizioni a causa di alcune lesioni a bocca e trachea provocate da una sostanza corrosiva. Il 76enne viene trasferito d'urgenza all'ospedale di Isernia, dove muore pochi giorni dopo. Un anno dopo, nel giugno del 2017, gli inquirenti arrestano Anna Minchella: in un video, si vede l'infermiera 46enne mentre compra dell'acido cloridrico, poi somministrato a Valentino per ucciderlo. La donna viene accusata di omicidio volontario aggravato dall'uso di sostanze velenose e della crudeltà e portata nel carcere femminile di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Oggi, due anni dopo l'arresto, l'infermiera killer è stata condannata a 30 anni di reclusione.

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