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Ugo Marani: “Reddito minimo promesso da De Magistris? Annuncio generico e lacunoso”

Intervista a Ugo Marani, docente della London School of Economics, che attacca sulla promessa di De Magistris di istituire un reddito minimo di cittadinanza: “Per un provvedimento del genere non si possono trovare le coperture dicendo ‘facciamo i tagli’ “.
A cura di Valerio Barbato
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Prof. Ugo Marani
Prof. Ugo Marani

La mossa del sindaco di Napoli Luigi De Magistris di introdurre il reddito minimo di cittadinanza ha scatenato polemiche e reazioni da parte dei suoi rivali nella corsa a palazzo San Giacomo.  Gianni Lettieri, candidato per il centrodestra, l'aveva definita una "truffa", Valeria Valente del Pd aveva invece parlato di "rivoluzione delle chiacchiere". Fanpage ha chiesto a Ugo Marani, docente di politica economica alla London School of Economics e a L'Orientale di Napoli, cosa pensasse di questa misura.

Professore Marani, come può essere resa sostenibile per un Comune indebitato come Napoli, con un numero così elevato di disoccupati, l’introduzione del reddito minimo cittadino?
È una misura estremamente rilevante per Napoli. Ma si dovrebbero esaminare le strutture dei redditi, capire quante persone sono coinvolte in base ai criteri che si stabiliscono,  individuare una cifra e rendere noto da dove le risorse saranno recuperate. Si pensi che nel 2014 il reddito di cittadinanza è stato introdotto anche in Grecia per 700.000 persone, quasi un decimo dei suoi abitanti.

Luigi De Magistris e la sua giunta hanno approvato una delibera con la quale si introduce questa misura, come la valuta?
La delibera è generica e lacunosa. De Magistris non ha spiegato a che condizioni introdurrà questa misura e nella delibera c'è solo un richiamo al testo della proposta fatta dal Comitato reddito minimo. Quello che gli rimprovero è che non vanno fatte proposte senza conoscere i meccanismi di copertura.  A Napoli è usanza fare le inaugurazioni delle dichiarazioni di intenti. Nell'ultima fase della gestione Iervolino fu fatta un'inaugurazione della metropolitana di piazza Bovio che non poteva essere utilizzata. Qui non si inaugura una cosa già fatta ma ciò che si farà.

Anche Gianni Lettieri, candidato per il centrodestra e Matteo Brambilla del M5S, hanno nei rispettivi programmi il reddito di cittadinanza ma a condizioni diverse. Lettieri per esempio dice di prendere le risorse dal Fondo Sociale Europeo, più plausibile come proposta?
Il reddito di cittadinanza, o le sue mille accezioni, è una proposta che hanno fatto in tanti. Lo stesso Comitato reddito minimo garantito aveva lanciato la proposta di legge per introdurlo. Io non so se c'è una sostenibilità oppure no. Tutto dipende dai criteri che vengono utilizzati per individuare le categorie degli aventi diritto, di certo non si possono trovare le coperture dicendo "facciamo i tagli".

Ma non si rischia di incentivare il lavoro nero, già una piaga dell’economia di questa regione?
Al contrario lo disincentiverebbe. Il lavoro nero è un fenomeno talmente diffuso ed introitato nel tessuto economico della città che non esiste nessuna misura in grado di incentivarlo ancora di più.

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