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Una villa trasformata in piazza di spaccio a Caivano: anche 80 acquirenti in un giorno

Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri a Caivano, nella provincia di Napoli: avevano trasformato una villa in una piazza di spaccio. La lunga attività investigativa dei militari dell’Arma ha permesso di rivelare che la piazza di spaccio, aperta dalla mattina fino a notte fonda, veniva visitata anche da 80 acquirenti in un giorno.
A cura di Valerio Papadia
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Avevano messo in piedi una piazza di spaccio affollatissima all'interno di una villa di Caivano, nella provincia di Napoli: 5 persone sono state arrestate dai carabinieri, su richiesta della Procura di Napoli Nord, per detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio. Gli arresti sono arrivati al termine di una lunga attività investigativa portata avanti dai carabinieri della Sezione Operativa della compagnia di Casoria. I militari dell'Arma sono intervenuti in via Casacelle, località Pascarola a Caivano, lo scorso 8 ottobre, in seguito alla segnalazione di una fiorente attività di spaccio: i carabinieri, dopo aver notato un uomo entrare in una villa e allontanarsi in auto qualche minuto dopo, lo hanno seguito, trovandogli addosso una dose di cocaina e trovando riscontro ai loro sospetti.

Grazie alla collaborazione dei magistrati, i militari hanno installato, il 12 ottobre scorso, una telecamera, al fine di controllare le attività che avvenivano nella villa: fino al 3 novembre, i carabinieri hanno constato il passaggio e la sosta di oltre 730 automobili, con picchi anche di 80 acquirenti in una sola giornata; la piazza di spaccio restava aperta dalla mattina, intorno alle 11, fino a notte inoltrata. Nel corso delle osservazioni, molti clienti sono stati fermati e denunciati, confermando ai carabinieri di acquistare cocaina nella villa trasformata in piazza di spaccio. Nel corso di un blitz, gli spacciatori sono riusciti a disfarsi della droga, gettandola nel water, prima che i militari potessero raggiungerli. L'attività investigativa e gli indizi acquisiti a carico dei 5 arrestati hanno comunque permesso al gip di emanare le ordinanze di custodia cautelare: per tre degli arrestati si sono aperte le porte del carcere napoletano di Poggioreale, mentre per gli altri due, rintracciati a casa di alcuni parenti a Fondi, si sono invece aperte le porte del carcere di Latina.

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