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Vandalizzata storica scalinata di Torre del Greco: i tifosi ‘festeggiano’ così la promozione

Una scalinata dell’Ottocento imbrattata con i colori della squadra locale, prossima alla promozione in Serie C. Accade a Torre del Greco, nel Napoletano. “La situazione qui è diventata senza controllo ed esplosiva”, ha spiegato il sindaco Giovanni Palomba. La paura, infatti, oltre che per il vandalismo è che all’ufficialità della promozione possa scattare una maxi-festa di piazza, con il rischio di assembramenti e di una nuova diffusione del coronavirus, che in città ha fatto già venti morti e cento contagi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La scalinata di Largo Gabella del Pesce, a Torre del Greco, vandalizzata con i colori della squadra locale.
La scalinata di Largo Gabella del Pesce, a Torre del Greco, vandalizzata con i colori della squadra locale.
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La Turris torna in Serie C, e i tifosi iniziano a preparare la festa in attesa della ratifica da parte della FIGC. Peccato però che in città, che ha visto molti casi di coronavirus da inizio pandemia, qualcuno si sia fatto prendere decisamente la mano, ridipingendo una storica scalinata dell'Ottocento, che si trova in Largo Gabella del Pesce, con i colori bianco e rosso, ovvero i due colori sociali della Turris. Oltre al danno alla scalinata, anche un'altra paura: quella che quando la FIGC ufficializzerà le promozioni (si attende solo l'okay nei prossimi giorni), a migliaia possano scendere in strada per festeggiare, in barba ad ogni divieto di assembramento.

Il sindaco: "Pronto a schierare guardie per evitare vandalismi"

A denunciare il vandalismo è stato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: alla sua denuncia pubblica, sono però seguite le parole del primo cittadino corallino, Giovanni Palomba: "La situazione qui è diventata senza controllo ed esplosiva, c’è il forte rischio che atti simili vengano fatti ancora e di più gravi. Sto valutando di mettere delle guardie in difesa del Palazzo Baronale per evitare che venga deturpato", ha spiegato il primo cittadino di Torre del Greco. Poche ore dopo, lo stesso Palomba ha diramato una nota congiunta con il presidente della Turris, Antonio Colantonio, nella quale ha spiegato che "il trionfo sportivo della Turris è un trionfo per tutti i torresi. Tuttavia, non bisogna in alcun modo dimenticare che viviamo ancora all'ombra della triste vicenda epidemiologica che negli ultimi due mesi ha scosso particolarmente, più di altre, la nostra comunità che ha pagato un prezzo altissimo, in termini di decessi, per l’emergenza Coronavirus. È prioritario", prosegue la nota, "onorare il ricordo delle 20 vittime avute, alle cui famiglie esprimiamo la nostra massima vicinanza. Invitiamo, inoltre, le tifoserie ed i cittadini tutti a gioire nei modi e nelle forme più opportune, per evitare che persone che non vivono la nostra città possano con messaggi mediatici non corrispondenti alla giusta realtà, strumentalizzare ed infangare l’espressione di gioia e di soddisfazione di un popolo che vede il ritorno della propria squadra in serie C".

Quasi cento contagi e la paura in caso di festa di piazza

La paura più grande, è proprio quella relativa agli assembramenti ed al rischio di nuovi contagi che questi potrebbero comportare in caso di una maxi-festa di piazza. Torre del Greco ha contato da inizio pandemia un centinaio di contagi ed una ventina di decessi legati al coronavirus. Numeri importanti per una cittadina della provincia napoletana dove vivono poco meno di centomila persone. E la paura che possa accendersi un focolaio per una enorme festa di piazza come quella che, si prevede, possa accadere al momento dell'ufficialità della promozione in Serie C della Turris, è molto sentita.

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