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Vendevano droga nelle “piazze” della camorra alla Sanità, presi tre del clan Vastarella

Tre persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Napoli con l’accusa di avere gestito le piazze di spaccio del clan Vastarella; l’ordinanza è collegata a quella del marzo 2018, quando finirono in carcere 18 persone, accusate di gestire i traffici illeciti nel rione Sanità e di mantenere la leadership con uso smodato di violenza.
A cura di Nico Falco
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Il blitz al rione Sanità
Il blitz al rione Sanità

Farebbero parte del circuito di spaccio messo in piedi nel rione Sanità dal clan Vastarella, col compito di gestire uno dei punti di smercio di sostanze stupefacenti per conto del gruppo di camorra. Salvatore Capocelli, 45 anni, napoletano, Mike Korkoi, 28 anni, di Capua, e Raffaele Stella, napoletano, di 56 anni, sono stati arrestati oggi, 20 maggio, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari; i tre sono stati bloccati dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli, diretta da Antonio Salvago, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati sono ritenuti responsabili, insieme ai capoclan Antonio e Patrizio Vastarella, di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e alla cessione di sostanza stupefacente, con l'aggravante di aver agito per favorire il clan. Le indagini sono state svolte con intercettazioni ambientali e telefoniche e col supporto di collaboratori di giustizia.

Secondo gli investigatori Antonio Stella si occupava di rifornire di droga le piazze di spaccio, mentre Salvatore Capocelli e Mike Korkoi avevano il ruolo di spacciatori, vendendo hashish e cocaina nelle piazze di spaccio che facevano capo direttamente al clan Vastarella nell Sanità; di recente i tre sono stati condannati con rito abbreviato per l'affiliazione al gruppo malavitoso. La misura è collegata a quella eseguita il 3 marzo 2018, quando in manette erano finite 18 persone, tutte ritenute legate al clan Vastarella, tra gregari e capi. Nelle indagini era stato appurato che il clan, all'epoca egemone nel rione Sanità, manteneva la propria leadership senza farsi scrupolo di usare le maniere forti, imponendosi con le "stese" di giorno e di notte, e aveva anche costretto i rivali a lasciare il quartiere.

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