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Venditori ambulanti di rotoloni di carta a Napoli, scatta il primo sequestro per indagini

La Polizia Municipale ha sequestrato, nel quartiere napoletano di Pianura, circa 100 rotoloni di carta ad un ambulante privo di autorizzazioni. La merce sarà oggetto di ulteriori indagini per appurarne la provenienza. Nei giorni scorsi in molti punti di Napoli erano comparsi venditori ambulanti che esponevano lo stesso tipo di prodotto, una novità per il mercato abusivo cittadino su cui si sta cercando di fare chiarezza.
A cura di Nico Falco
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L'unità operativa Soccavo della Polizia Municipale di Napoli, guidata dal capitano Michele Esposito, ha sequestrato circa 100 rotoloni di carta esposti per la vendita da un ambulante in via Montagna Spaccata, a Pianura. L'uomo, che non aveva nessuna autorizzazione di commerciante, aveva allestito una sorta di bancarella al lato della strada; il resto della merce era custodito in un furgone parcheggiato poco distante. Alla richiesta degli agenti non è stato in grado di fornire indicazioni sulla provenienza dei rotoloni né di esibire le fatture di acquisto. Ora le indagini sono in corso: non si esclude che i rotoloni provengano da qualche carico rubato, forse in un tir durante il trasporto, o dai magazzini di qualche fabbrica che se ne sia liberata in modo illecito. Per i prossimi giorni sono previsti controlli analoghi anche negli altri punti della città dove era stata segnalata la presenza di bancarelle che vendono la stessa tipologia di merce, anche al fine di capire se si tratta di prodotti provenienti da un'unica fonte.

Sull'intervento di Pianura è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che nei giorni scorsi aveva denunciato la comparsa, in molti quartieri della città, di ambulanti con lo stesso tipo di merce venduta dagli abusivi. “Sarebbe il caso di fare luce sulla provenienza di tutti questi rotoli di carta – dice Borrelli insieme a Gianni Simioli, conduttore del programma radiofonico La Radiazza – potrebbe trattarsi della refurtiva di un colpo ad un Tir o al deposito di un’azienda. Di sicuro si tratta di un fenomeno che va stroncato con la massima determinazione. Non deve esserci alcuna agibilità che chi vende prodotti in totale spregio delle regole

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