“Vi dovete far rapinare senza reagire”, spedizione punitiva a Casoria contro due fratelli
Si erano permessi di reagire alla rapina, di impedire che i criminali portassero via un'automobile parcheggiata davanti alla loro officina. E così i rapinatori, dapprima messi in fuga, si erano riorganizzati ed erano tornati dalle vittime, questa volta per vendicarsi di quell'affronto: pistola alla mano, li avevano picchiati entrambi. I fatti risalgono agli inizi di giugno, ieri i carabinieri hanno arrestato quattro persone, accusate a vario titolo di tentata rapina in concorso, porto in luogo pubblico di arma da fuoco, lesioni personali e minaccia.
Le indagini erano state avviate il 5 giugno scorso, quando i due fratelli, che lavorano in una officina di Casoria, in provincia di Napoli, si erano rivolti ai carabinieri per denunciare il tentativo di rapina e la spedizione punitiva avvenuta subito dopo. Avevano raccontato che, mentre stavano riparando un'autovettura, due persone avevano tentato di rubare una Fiat 500L parcheggiata. Il proprietario dell'officina era stato avvisato da alcuni passanti ed era intervenuto; uno dei malviventi lo aveva minacciato e strattonato, ma lui non aveva desistito e lo aveva inseguito fino a quando era scappato sull'auto di due complici.
Successivamente, circa un'ora dopo, due persone si erano presentate in officina. Uno, armato, di pistola, aveva sparato due colpi di pistola vicino ai piedi del titolare e gli aveva ordinato di non muoversi. Subito dopo erano arrivati altri due uomini e uno di loro, dopo aver chiesto chi si fosse opposto alla rapina, aveva colpito l'uomo con un arnese da lavoro alla testa, mentre l'altro complice aveva ferito il fratello della vittima con il calcio della pistola, causandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Durante le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i militari hanno individuato l'automobile utilizzata per la fuga e con successive intercettazioni hanno identificato i quattro responsabili, verso i quali è stata emessa la misura cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri della sezione operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casoria; gli arrestati, che hanno 29, 26, 23 e 25 anni, sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale in attesa dell'interrogatorio di convalida davanti al gip.