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“Vi uccidiamo tutti”, stese e minacce: la camorra semina il panico a Pozzuoli

Una notte da incubo per i residenti del popoloso quartiere di Monteruscello: due uomini in sella ad una moto e a volto coperto – uno dei due era armato di mitraglietta – hanno sparato all’impazzata prima contro un furgone e poi contro un uomo, rimasto miracolosamente illeso.
A cura di Valerio Papadia
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È senza controllo, ormai, la situazione a Monteruscello, popoloso quartiere di Pozzuoli, nella provincia di Napoli, dove le stese sono quasi all'ordine del giorno. Questa notte, però, la situazione è degenerata e ci è mancato poco ci scappasse il morto. Due uomini – uno di loro impugnava una mitraglietta – a bordo di una moto e con il volto travisato hanno cominciato a sparare all'impazzata dapprima contro il furgone di un commerciante, parcheggiato sotto la sua abitazione, cospargendolo poi di benzina. Giunti poi in via Saba, hanno esploso almeno 10 colpi contro un 55enne ritenuto affiliato al clan Longobardi-Beneduce, che è rimasto miracolosamente illeso.

Infine, in via de Curtis, i due hanno avvicinato il titolare di un bar e, dopo avergli sventolato la mitraglietta sotto il naso, gli hanno intimato di riferire – si presume al clan che controlla la zona – che li avrebbero uccisi tutti. I due si sono poi dileguati prima che l'intero quartiere fosse invaso dalle forze dell'ordine: a Monteruscello sono arrivati i carabinieri della compagnia di Pozzuoli, che hanno effettuato i rilievi scientifici, ritrovando 15 bossoli, ogive e una tanica utilizzata per il trasporto della benzina.

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