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Via Marina, il ministero dei Trasporti boccia il Fungo pubblicitario al led: “è fuorilegge”

Il Fungo pubblicitario a led in via Marina, è fuorilegge. “È vietato installare mezzi pubblicitari a bordo strada e in corrispondenza delle rotatorie – secondo il ministero – E l’istruttoria sull’autorizzazione spettava proprio al Comune di Napoli”. Il parere è arrivato su sollecitazione dell’associazione ‘Insieme per Napoli’.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Il totem pubblicitario di via Marina è vietato dalla legge”. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti boccia il mega-fungo al led realizzato dal Comune di Napoli in corrispondenza della rotonda Sant'Erasmo. Un'opera gigantesca, larga 22 metri e alta 11, con schermi luminosi di 2 metri e mezzo per 3, che manderanno a rotazione spot e immagini di Napoli h24. Il “landmark con ledwall”, questo il suo nome ufficiale, fa parte delle opere migliorative collegate al restyling di via Marina, il maxi-appalto da 21 milioni di euro che comprende anche la riasfaltatura della strada, iniziato a novembre 2015 e ancora in corso. Anche se il tempo stimato inizialmente doveva essere di 5 mesi e mezzo.

Il "landmark ledwall" sostituirà i cartelloni pubblicitari lungo l'asse costiero

Il totem di Sant'Erasmo, che sorge proprio di fronte al deposito Stella Polare dell'Anm, è stato pensato per dare il benvenuto a chi entra in città dall'autostrada e dai paesi vesuviani e per sostituire, attraverso i tabelloni luminosi i cartelloni pubblicitari disposti lungo via Marina. Al di sotto della struttura, passeranno i tram e i pullman. Ma c'è un problema. Il Codice della Strada vieta espressamente l'installazione di pubblicità a ridosso delle pubbliche vie e soprattutto in corrispondenza delle rotatorie. E il diniego all'opera, in questo caso, spettava proprio al Comune di Napoli.

Per il ministero dei Trasporti il fungo è "fuorilegge"

Lo scrive la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota del primo ottobre scorso, su sollecitazione della Rete di Associazioni Insieme per Napoli e su impulso dell'avvocato Gaetano Brancaccio. “Sussiste allo stato – scrive il ministero – un divieto di carattere generale all'ubicazione e installazione di mezzi pubblicitari in corrispondenza delle intersezioni stradali, incluse le rotatorie stradali, in conformità alle previsioni di cui all'articolo 51, comma 4 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada in materia di pubblicità sulle strade e dell'articolo 3, comma 1, punto 26 del Codice della Strada, che definisce le caratteristiche di un'intersezione a raso”. “Nella fattispecie, inoltre – precisa il ministero – è utile osservare che è in capo al Comune di Napoli, già informato peraltro direttamente dal portavoce della rete associativa, in via esclusiva, il rilascio delle autorizzazioni ai sensi del Codice della Strada in materia di costruzione e tutela delle strade e ciò è anche ribadito nell'articolo 26”.

Il cantiere del totem legato ai ritardi di via Marina

Il mastodontico totem pubblicitario ha richiesto parecchio tempo per essere realizzato, dopo una fase di stallo, durata oltre un anno, solo nel 2019 i lavori hanno subito un'accelerazione e ormai è quasi completato. Per comprendere le difficoltà di realizzazione dell'opera, basta guardare la profondità e l'ampiezza dei pilastri e delle opere di fondazione, con plinti in cemento armato larghi 4 metri e profondi 5 metri, che hanno creato non pochi grattacapi ai tecnici per essere installati. L'impresa ha dovuto spostare i sottoservizi e modificare il tracciato delle condutture fognarie. “Installare una mega-struttura in quella posizione – ha spiegato Gaetano Brancaccio – contrasta anche con la tutela del paesaggio della zona. Nell'area, ubicata all'interno del centro storico Unesco, si trovano diversi beni tutelati”. Le vicine Torri Aragonesi, oggetto del restauro di Monumentando, sorgono a circa 600 metri dalla rotonda.

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