Vigile ucciso a Ponticelli, Barometro era indagato dall’Antimafia per estorsione
Manlio Barometro, 59 anni, ucciso a colpi di pistola in un agguato nel quartiere Ponticelli di Napoli era indagato per estorsione dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L'agente della Polizia Municipale trucidato in quella che appare quasi una esecuzione di stampo camorristico era sotto inchiesta e, sotto la lente delle autorità che indagavano dall'interno sulla sua condotta, c'erano anche alcune frequentazioni non proprio consone al ruolo di tutore dell'ordine. Barometro, residente nel quartiere Barra della periferia est, ma originario del Rione Incis, è stato ucciso la sera dell'8 marzo in via Fratelli Grimm, davanti a una cremeria. Il luogotenente della polizia municipale prestava servizio all'ufficio del giudice di pace nella caserma Garibaldi di via Foria.Non si esclude, a questo punto delle indagini, che le "ombre" sulla vita del vigile, oggetto di accertamenti sul conto, possano essere connesse al movente dell'omicidio. La Polizia Municipale di Napoli ha subito preso le distanze, specificando che l'agente era "attenzionato" da tempo. L'agente, tuttavia, era incensurato.
La faida a Napoli est
Che vi siano, o meno, legami con gli ambienti criminali di Napoli est, all'interno dei quali potrebbe essere maturato il delitto, l'unica certezza è che nell'area est da mesi è in corso una sanguinosa faida. È stato l'omicidio di Nunzia D'Amico, boss del clan omonimo al rione Conocal e rivale della famiglia De Micco. Il 31 gennaio è stata la volta di Mario Volpicelli, 53 anni, ucciso mentre rientrava a casa con la spesa. Volpicelli era cognato del boss Vincenzo Sarno, fratello pentito di Giovanni, trovato ucciso in casa su lo scorso 8 marzo. Il 53enne è anche zio di Gennaro Volpicelli, ritenuto affiliato al clan De Micco.