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Vincenzo De Luca attacca i giornalisti di Fanpage.it per difendere il figlio Roberto

Nel suo intervento settimanale su Lira Tv il governatore della Campania attacca l’inchiesta che vede coinvolto il figlio Roberto: “Sceneggiature impensabili, con camorristi assoldati per fare grandi operazioni di intelligence”.
A cura di Redazione Napoli
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Affida il suo pensiero al solito monologo dell'emittente locale  ‘di fiducia' Lira Tv, Vincenzo De Luca, infuriato per l'indagine che colpisce il figlio Roberto, assessore al Bilancio a Salerno e papabile sindaco del capoluogo provinciale. Stamane aveva bollato come ‘effervescenze' l'inchiesta giornalistica di Fanpage.it e la conseguente inchiesta giudiziaria della Procura di Napoli. Nel pomeriggio ha decisamente cambiato atteggiamento, forse irritato anche dalle decine di attacchi politici, da Liberi e Uguali al Movimento Cinque Stelle: «Abbiamo assistito – dice col solito plurale maiestatis – a sceneggiature impensabili, con camorristi assoldati per fare grandi operazioni di intelligence. Mi ricorda il clima di due anni e mezzo fa quando, alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, venne fuori la lista degli impresentabili, nella quale io avevo un ruolo d'onore tra malfattori e delinquenti». L'altro figlio dell'ex sindaco di Salerno, Piero De Luca è candidato col Partito Democratico di Matteo Renzi in ottima posizione per un posto da deputato.

«Massima fiducia nella magistratura» ha concluso De Luca, invitando gli inquirenti ad indagare ad ampio raggio: «Non solo non bisogna occultare gli episodi – ha detto – ma accendere i riflettori a 360 gradi e per il resto stare tranquilli. A qualche suo collega – ha concluso rivolgendosi all'intervistatore – dico stai sereno e misuriamo le parole oggi, per non fare brutte figure domani».

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