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Opinioni

Vincenzo De Luca smetta di fare il bullo

“Sequestrare e sputare”: sono i verbi che Vincenzo De Luca usa e che sono stati registrati e resi pubblici. Lo scontro col sindaco di Napoli Luigi De Magistris può essere duro e rude, non può raggiungere tali vergognosi livelli linguistici. De Luca metta a freno la propria bocca. E il Partito Democratico gli faccia capire che così può solo finire (elettoralmente) male.
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Forse Vincenzo De Luca dovrebbe iniziare a frequentare qualcuno dei corsi anti-bullismo che la sua Regione Campania propone da qualche mese a questa parte. L'ultimo episodio, l'audio carpito dal governatore (egli dice «relativo a  una conversazione privata, nel chiuso di una stanza, nel quale non c'è alcun riferimento a persone fisiche»), reso noto da Il Mattino, quello in cui sostanzialmente parla – il riferimento al sindaco Luigi De Magistris è chiaro – di "sequestrare" e "sputargli in faccia" è, per i toni, la rabbia, la modalità, assolutamente inaccettabile. Ascoltatelo e rendetevi conto.

La prima carica politico-istituzionale della Regione Campania non può permettersi questo scivolone. Peraltro non l'unico: ce n'è uno alla settimana ormai. Che il personaggio fosse  di carattere fumantino è cosa nota, ma qui si sta andando ben oltre l'accesa dialettica politica. Lo scontro col sindaco partenopeo, che provoca ma sa evidentemente quando fermarsi, non può trascendere in questo modo.

I toni da curva dello stadio, la fiele da conte Ugolino non aiutano né la sua ricandidatura  – ormai non più scontata come fino ad un anno fa – né la regione che l'esponente del Partito Democratico amministra. Il Pd dilaniato da faide interne e logorato dal non-governo non guarda minimamente alla Campania, peraltro abbandonata già dal periodo del referendum costituzionale perso da Matteo Renzi. Forse è il caso di mettere però un freno, quanto meno un freno alle parole del presidente della Regione Campania: nessuno ha da guadagnare da questo linguaggio, men che meno il centrosinistra.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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