De Luca-Saviano, è scontro: “Si inventa la camorra”. Lo scrittore: “Parla come Berlusconi”
"Sembra che abbia bisogno di inventarsela, la camorra, anche dove non c'è, altrimenti rimane disoccupato". Così, in un intervista a Panorama, il governatore eletto della regione Campania parla di Roberto Saviano, con il quale il botta e risposta a mezzo stampa, va avanti ormai da mesi. Ben prima che scoppiasse la querelle degli impresentabili con la pubblicazione della black list della commissione Antimafia alla vigilia delle elezioni regionali in Campania, il giornalista e scrittore aveva rilasciato una intervista all'Huffington Post in cui indicava nella liste a sostegno del candidato della Sinistra, De Luca, la presenza di quello stesso Sistema che da anni l'autore di Gomorra denuncia. Eclatante secondo lo scrittore campane la presenza di candidati in odore di camorra nelle fila dei deluchiani. "Nelle mie liste ci sono solo persone per bene", aveva risposto l'allora aspirante governatore alludendo già allora all'identificazione dello scrittore con l'immagine di intellettuale anti-camorra. "Ho l'impressione che si stia avvitando nella sua immagine" commentò, blandedo come "sciocchezze" le accuse dello scrittore che già alle primarie del Pd aveva esortato gli elettori a disertare le urne.
Roberto Saviano: "Vincenzo De Luca come Silvio Berlusconi"
"Quello che ha dichiarato De Luca è esattamente ciò che per anni Berlusconi e i berlusconiani hanno detto". Scrive su twitter Roberto Saviano, in risposta alle dichiarazioni polemiche rilasciate dall'ex sindaco di Salerno a Panorama. "Non voglio soffermarmi a spiegare a De Luca cosa significa vivere sotto scorta- ha spiegato sul suo blog l'autore di Gomorra – Mi limito a ricordargli che la camorra sta attanagliando la Campania, che Mafia Capitale ha scoperchiato un sistema che altrove avrebbe già fatto saltare l'intera classe dirigente del paese, che ci sono interi quartieri di Napoli che fanno da sfondo a racconti tratti dalle pagine delle inchieste in cui sono riportate le conversazioni raccolte con le intercettazioni telefoniche, non certo uscite dalla penna di un cinico scrittore di noir.
De Luca contro Saviano: le reazioni da Forza Italia al Pd
Le dichiarazioni polemiche del neogovernatore De Luca non hanno tardato a suscitare le accese reazioni di politici e rappresentanti delle istituzioni. "È in atto un vero e proprio isolamento di Roberto Saviano, con una manovra concentrica da più parti" ha detto Fulvio Martusciello, europarlamentare del Partito Popolare." E lo sappiamo bene perché la storia è piena di episodi così: un uomo isolato è più facile da colpire".
"Considero sbagliati nella sostanza, nel tono e nella forma gli attacchi che De Luca ha rivolto al giornalista-scrittore" Roberto Saviano. Lo ha detto a Radio Radicale Walter Verini, capogruppo in Commissione Giustizia del Pd alla Camera manifestando apprezzamento per l'attività di Saviano, che ha "contribuito a colpire la camorra e i poteri criminali che infestano il Paese e la stessa Campania". Sulla vicenda "impresentabili", pur ammettendo che la Commissione Antimafia "abbia rispettato il Codice votato all'unanimità "il deputato del Pd ha ribadito che, tale codice ha, però, "un limite: non consente a quei candidati segnalati, in caso di pubblicazione nell'ultimo giorno di campagna elettorale, di difendersi, chiarire, replicare. Su questo punto si deve intervenire".
De Luca: "Lista impresentabili infame e anticostituzionale"
De Luca non risparmia critiche neanche a Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia che ha prodotto la lista dei cosiddetti impresentabili, che a due giorni dal voto annoverava lo stesso De Luca nell'elenco dei condannati per reati in odore di camorra. "Deve rispondere davanti al giudice di un atto che io giudico infame sul piano politico, volgare sul piano umano e anticostituzionale sul piano istituzionale. L'atto che ha compiuto è di una gravità inaudita. È un atto che sarebbe considerato eversivo anche in un Paese dell'America latina".
Regione Campania, il nodo della legge Severino
Nella stessa intervista il governatore eletto torna sulla legge Severino che "viola la Costituzione perché vale per i sindaci e i dirigenti e non per la casta di deputati, senatori e ministri". "Renzi può approfondire – spiega De Luca – ma sapendo che se non cambia la legge tutto resterà come prima. Dopodiché decide. Lui sospende? Io ricorro alla Corte d'appello di Bari. La quale, di fronte a un analogo provvedimento del presidente del Consiglio, ha rimesso nelle sue funzioni pubbliche un consigliere regionale. Nel frattempo – conclude secco l'ex sindaco di Salerno – la giunta regionale che io nomino, compreso il vicepresidente, continua a lavorare sulla base del programma votato dai cittadini. Punto".