Vincenzo è stato fatto a pezzi e cementificato: trovato il corpo, ma mancano testa e braccia
Ucciso, cosparso di acido cloridrico, fatto a pezzi e cementificato in un buco del pavimento di un autolavaggio abusivo. Non è stato gettato in mare il cadavere di Vincenzo Ruggiero, ma distrutto, devastato dalla follia del suo assassino. I resti del corpo sono stati ritrovati nella serata di ieri in un garage di una palazzina popolare in via Scarpetta a Ponticelli. Solo gli approfonditi esami del medico legale hanno potuto stabilire l'identità di quella salma in avanzatissimo stato di decomposizione. Stando a quanto si apprende mancherebbero la testa e un braccio. L'autopsia, che probabilmente verrà effettuata domani, stabilirà le modalità di occultamento del cadavere con più precisione, anche se sarà difficile, per via della decomposizione, risalire alla causa della morte. Sarà comunque effettuato il test del Dna per stabilire, anche se è quasi certo, che il corpo appartenga davvero al 25enne. Il box, tra l'altro, sarebbe stato affittato dal killer qualche giorno prima.
L'assassino, Ciro G., dipendente civile della Marina Militare, ha già confessato. Il movente è passionale: non accettava l'amicizia di Vincenzo, 25 anni, con la sua compagna, Heven Grimaldi. Il 25enne è scomparso lo scorso 7 luglio e dopo più di venti giorni di ricerche il killer è stato arrestato e interrogato per oltre dodici ore prima di raccontare tutto. Agli investigatori ha raccontato di aver gettato il corpo in mare, un'ipotesi poco credibile visto che le onde avrebbero riportato la salma a riva nel giro di pochi giorni. L'uomo è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
A denunciare e accusare il compagno è stata la stessa Heven, che su Facebook ha raccontato quanto accaduto:
"Ha iniziato dopo circa una settimana a manifestare atteggiamenti insoliti nei confronti di Vincenzo e della sua scomparsa volendomi convincere che fosse andato via con un uomo ricco e tante altre storie assurde. Ritornando al giorno del mio rientro, ovvero il giorno dopo il terribile episodio, ho domandato da subito ai condomini ed ai tappezzieri sotto casa se avessero visto Vincenzo il giorno prima e l'unica cosa che sono riuscita ad ottenere è che qualcuno avesse visto Vincenzo allontanarsi con le valigie, questa cosa l'ho esposta da subito alla madre ed è stata verbalizzata nella denuncia di scomparsa, ma siccome per le autorità si trattava di allontanamento volontario non sono mai venuti a chiedere nulla sulla sua scomparsa. La settimana scorsa rientrando a casa presa dallo sconforto di non aver saputo ancora nulla su vincenzo mi fermo di nuovo a parlare con le persone che dicevano che qualcuno aveva visto Vincenzo allontanarsi con le valigie ma a quel punto loro mi dicono di essersi confusi e che il ragazzo visto con le valigie non era Vincenzo ma Ciro. Da lì sono a andata in panico ed ho cercato un riscontro con Ciro che mi negava di essere stato lì la sera del 7 luglio".
Il messaggio su Facebook della madre di Vincenzo
Su Facebook la mamma di Vincenzo scrive: "Come si fa a essere più crudeli? Ma che male gli ha fatto? Tu non meritavi tutto questo vita mia. Torna da me come hai fatto stanotte. Io non ci credo, mi rifiuto di crederci".