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Violenza sessuale su disabile, arrestato il sacerdote vicedirettore del Don Orione

Gerolamo Roberto Filippini, sacerdote della Congregazione di don Orione, è stato arrestato dalla Polizia per violenza sessuale continuata: secondo l’accusa, nel periodo in cui era vicedirettore dell’Istituto Don Orione di Ercolano (Napoli), avrebbe più volte abusato sessualmente di una persona disabile psichica di cui era amministratore di sostegno.
A cura di Nico Falco
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Avrebbe violentato più volte una persona disabile che frequentava il centro dove lavorava, approfittando del ruolo che ricopriva e abusando dello stato di inferiorità psichica: don Gerolamo Roberto Filippini, sacerdote della Congregazione di don Orione e all'epoca dei fatti contestati vicedirettore dell'Istituto Don Orione di Ercolano (Napoli), è stato arrestato, con l'accusa di violenza sessuale continuata, dalla Squadra Mobile di Napoli su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, in esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli.

Secondo le risultanze investigative il sacerdote, mentre ricopriva il ruolo di vicedirettore dell'Istituto Don Orione, dedito alla riabilitazione di persone disabili, avrebbe approfittato di una persona affetta da problemi psichici, per la quale faceva da amministratore di sostegno, abusando sessualmente di lei in diverse occasioni.

A novembre era finito in manette un altro sacerdote, per motivi simili: don Michele Mottola, parroco di Trentola Ducenta (Caserta), era stato arrestato con l'accusa di avere abusato di una bambina di 12 anni. Le indagini erano state avviate in seguito a una segnalazione della Diocesi di Aversa, di cui fa parte la parrocchia di Trentola Ducenta, a cui si erano rivolti alcuni fedeli e la madre della giovane vittima. Pochi giorni dopo il sacerdote, incastrato anche da alcuni audio registrati dalla giovanissima vittima, aveva confessato; il Riesame aveva respinto la richiesta di scarcerazione e degli arresti domiciliari, confermato la custodia in carcere.

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