Voto di scambio alle Comunali di Napoli del 2016: ai domiciliari il compagno di Anna Ulleto
Voto di scambio alle Comunali di Napoli del 2016. L'inchiesta venuta alla luce a ridosso delle elezioni del giugno 2016 torna alla ribalta dopo l'arresto del compagno di Anna Ulleto, consigliera comunale candidata ed eletta nelle fila del Pd e transitata subito dopo nel gruppo misto per via della sua decisione di autosospendersi dal partito. La Ulleto risulta infatti da allora indagata a piede libero nell'ambito della stessa vicenda: l'arresto del compagno Alessandro Baiano, imprenditore finito ai domiciliari, è in qualche modo una conferma della validità dell'impianto accusatorio. Per il giudice per le indagini preliminari di Napoli Luisa Toscano, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, Baiano "può ancora condizionare l’esito della campagna elettorale". L'uomo, secondo quanto ha rivelato il quotidiano "La Repubblica" nell'edizione napoletana, è indagato per l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio.
Nello specifico, l'accusa contestata al compagno della Ulleto è quella di aver cercato di convogliare voti sull'allora candidata consigliera promettendo in cambio l'inserimento all'interno di corsi di formazione previsti dal progetto "Garanzia giovani", rivolto ad under 30 disoccupati. Una promessa che Baiano avrebbe potuto mantenere attraverso un consorzio da lui amministrato: è infatti il fondatore della Cmg, Consorzio manutenzioni generali, importante ditta di pulizie. L'imprenditore ha respinto ogni accusa, stesso atteggiamento che aveva avuto la compagna quando, dopo le perquisizioni dei carabinieri nella sua abitazione e in un comitato elettorale del Pd a Secondigliano, era deflagrata l'inchiesta sul presunto voto di scambio alle comunali.
L'inchiesta di Fanpage.it: generi alimentari in cambio di voti
Oltre all'inchiesta della magistratura, che vede al centro l'inserimento nei progetti formativi di "Garanzia giovani" come presunta "moneta di scambio" in cambio del voto, un'inchiesta giornalistica di Fanpage.it aveva documentato come funzionasse un altro tassello del presunto "sistema Ulleto" per ottenere preferenze ai seggi. Secondo una testimonianza due giorni prima del voto una onlus di Scampia, riconducibile alla stessa Ulleto, avrebbe distribuito generi alimentari in cambio del voto alla candidata consigliera. Davanti alla richiesta di chiarimenti da parte della nostra cronista Gaia Bozza, il fondatore dell'A.Vo.G., l'associazione volontari "Opera Guanella" che gestisce il banco alimentare nella parrocchia "Don Guanella" di Scampia, aveva reagito aggredendo la giornalista.