Chiude Whirlpool a Napoli, Luigi Di Maio: “Grave per i 430 lavoratori”

Anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio è intervenuto sulla chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli, che mette a rischio il posto di lavoro di 430 persone. Su Facebook, il vicepremier ha dichiarato: "Pretendo che venga puntualmente fatta chiarezza su quanto accaduto nelle scorse ore al tavolo che ho già convocato per il prossimo 4 giugno. Chiarezza che dovrà esser fatta prima di tutto per i 430 lavoratori e le loro famiglie, che sono e restano la priorità assoluta per il sottoscritto e tutto il Mise, che è pronto a rimettere in discussione l'intero piano industriale e a verificare l'utilizzo che è stato fatto degli ammortizzatori sociali fino ad oggi".
Quest'oggi, a Roma, si è tenuto un incontro tra i vertici dell'azienda e gli esponenti delle sigle sindacali. La Whirlpool, azienda di elettrodomestici, ha annunciato la volontà di riconvertire il sito di Napoli e cedere il ramo dell'azienda a terzi. Il tavolo di oggi è stato sospeso e le sigle sindacali hanno già proclamato lo sciopero: per il prossimo 4 giugno il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato un nuovo tavolo per discutere della situazione.
"La notizia della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli – ha affermato – sarebbe già grave al solo pensiero che 430 lavoratori rischino di non avere più un posto di lavoro, ma diventa assurda se si pensa che, con questa scelta, i vertici aziendali decidano di stracciare un accordo che Whirlpool ha firmato lo scorso 25 ottobre al ministero dello Sviluppo Economico e col quale si impegnava a investire in Italia con un piano triennale da 250 milioni di euro" ha dichiarato ancora Luigi Di Maio.