Whirlpool Napoli, lavoratori bloccano l’ingresso dell’autostrada e la Stazione Centrale
Nuova protesta degli operai della Whirlpool di Napoli, che oggi sono scesi in strada per manifestare contro la chiusura dello stabilimento di via Argine, che il 31 ottobre chiuderà i battenti in via definitiva. Gli operai hanno bloccato l'ingresso dell'autostrada all'altezza di via Galileo Ferraris, poi si sono spostati nella vicina stazione ferroviaria di Napoli Centrale, presidiando per oltre un'ora la zona.
La manifestazione è partita proprio da via Argine, sede dello stabilimento della multinazionale statunitense, che nonostante lunghe trattative al momento sembra aver preso la decisione irrevocabile di chiudere la fabbrica napoletana. Una decisione che ha portato gli operai a scendere nuovamente in piazza, dopo aver "congelato" la protesta nei mesi della pandemia. Una protesta che prosegue da oltre un anno, da quando cioè la decisione della chiusura era stata resa nota. Erano seguiti poi mesi di trattative con il governo, ma nonostante i continui tavoli di lavoro al Ministero dello Sviluppo Economico, dove nell'ultima riunione si era parlato anche di possibili acquirenti dello stabilimento, a sorpresa la Whirlpool ha mantenuto la decisione di chiudere ugualmente lo stabilimento a partire dal 31 ottobre di quest'anno, tra meno di tre mesi.
Gli stessi operai avevano minacciato, nelle ultime settimane, di non garantire più l'ordine pubblico. Sono oltre 400 gli operai che dal 31 ottobre rischiano ora di restare disoccupati. E che a fine giugno avevano, simbolicamente, "festeggiato" un anno di lotta per difendere il proprio posto di lavoro. Intanto, con una nota congiunta, il coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom, Uilm esprime “fortissima contrarietà verso le posizioni assunte da Whirlpool e dal Ministero dello Sviluppo economico", e ha proclamato per il 17 luglio uno sciopero nazionale di 8 ore, con manifestazioni locali, stato di agitazione e sciopero degli straordinari.