Zona rossa Covid a Mondragone, accuse ai bulgari: “Scappano dalla quarantena”. Ma è falso
“I traslochi continuano anche stasera”. “Non rispettate le misure igienico-sanitarie dello Stato”. Ma è falso. Frasi di questo tipo, che hanno fatto pensare a molti ad una fuga dalla quarantena, sono apparse stanotte su diverse pagine social di Mondragone, comune in provincia di Caserta, dove da ieri la Regione Campania ha istituito la mini-zona rossa di contenimento nell'area dei Palazzi ex Cirio, dove si è sviluppato un focolaio di Coronavirus che ha colpito prevalentemente la comunità bulgara. Frasi che appaiono in video che riprendono alcune persone in strada intente apparentemente a fare un trasloco. Ma la Polizia Municipale ha studiato le immagini e fatto le indagini sul posto, smentendo categoricamente la circostanza: le immagini non sono relative a fughe dalla zona rossa. Si tratta di una fake news, che rischia di alimentare anche l'odio razziale. In un video si muovono accuse a cittadini rom e si dice che “Non c'è posto per chi vuole affondare Mondragone”. “Non siamo Bulgacirio's” recita una delle frasi che compare in sovraimpressione.
La Polizia Municipale: “Nessuna fuga dalla zona rossa”
Dopo la diffusione delle immagini sui social, dove si vedono persone, probabilmente di origine bulgara, che escono da un appartamento per entrare in un'altra abitazione, il Comandante della Polizia Municipale David Bonuglia ha inviato una pattuglia, che con polizia e carabinieri ha controllato l'area, accertando che si trattava di persone che risiedevano in una strada che non rientra tra quelle oggetto di “chiusura”, per cui avevano tutta la libertà di muoversi. Al momento, quindi, nessuno sarebbe sfuggito alle maglie dei controlli.
Realizzati 500 tamponi a Mondragone
Intanto, la Protezione civile è al lavoro per portare viveri e acqua alle persone residenti. Mentre, il coordinatore Aldo Santamaria, con i volontari, si sta recando nei singoli appartamenti per convincere gli inquilini a farsi il tampone. Un lavoro di mediazione necessario vista la ritrosia manifestata da alcuni residenti. I tamponi effettuati sono già arrivati a circa 550. Ma il monitoraggio non è ancora finito e si conta di arrivare a quota 800. Già da ieri l'attenzione per il presidio dei varchi della zona rossa dei palazzi ex Cirio è altissima. Le forze dell'ordine, l'Esercito e la Polizia municipale controllano i tre varchi d'accesso ai palazzoni, verificando che il perimetro circoscritto dalla Regione Campania non venga violato né in uscita né in entrata. Stamattina, il Questore di Caserta Antonio Borrelli si è recato a Mondragone per controllare di persona le operazioni di chiusura e controllo dei varchi agli ex Palazzi Cirio. La zona rossa sarà in vigore fino al 30 giugno prossimo e riguarda solo una piccola parte del Comune del casertano, per il resto normalmente fruibile. In città c'è tensione e si teme anche il rischio che si possa innescare un'ondata di psicosi nei confronti degli immigrati, dal momento che il focolaio sembra aver coinvolto soprattutto la comunità bulgara. Il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico rassicura tutti: “Situazione sotto controllo”.
Il sindaco Pacifico: “Situazione sotto controllo”
“La situazione di chiusura – spiega il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico – riguarda la zona dei Palazzi ex Cirio, ma tutto il resto della città, lo dico con decisione, è assolutamente fruibile e Covid free. Si può venire al mare, si può entrare nei locali: in altre parole si possono svolgere tutte le attività alle stregua di ogni altra località d'Italia”. Si temono infatti ripercussioni per gli effetti economico-sociali della vicenda, con ricadute prevedibili per il turismo, settore vitale a Mondragone, comune balneare, le cui spiagge stavano iniziando a riempirsi in questo avvio di stagione estiva. “Sui Palazzi ex Cirio – prosegue Pacifico – vorrei dire che l'area, individuata dall'ordinanza della Regione Campania, è stata chiusa e stiamo operando con tamponi a raffica, attraverso un'operazione che vede insieme il comune di Mondragone, la Regione Campania, la Polizia municipale, la Protezione civile, l'Arma dei carabinieri, la Polizia di Stato e l'Esercito italiano. Il problema sembrerebbe riguardare per il momento solo cittadini di nazionalità bulgara, di etnia rom. Ma entro pochi giorni, anche quest'area sarà interamente sanificata e il problema sarà risolto. Nel resto della città non è cambiato nulla”.