video suggerito
video suggerito

Zoo di Napoli, il Comune ordina la demolizione di bar e capanne: “Sono abusive”

Palazzo San Giacomo ordina alla Mostra d’Oltremare la demolizione entro 60 giorni delle opere abusive presenti nelle aree Tigri, Fattoria e Savana del Parco zoologico di Napoli di viale Kennedy. L’operazione, già autorizzata dalla Soprintendenza lo scorso settembre, è necessaria per sanare, invece, gli altri manufatti. Saranno abbattuti anche biglietterie, wc e garitta.
A cura di Pierluigi Frattasi
179 CONDIVISIONI
Immagine

Addio al "bar degli orsi", alla "Capanna del sapere" e alla biglietteria dello Zoo di Napoli che si trovano nelle aree Fattoria, Tigri e Savana. Saranno abbattuti entro 2 mesi, assieme ad altri manufatti – tra questi altri 7 chioschi, il gazebo mangime fattoria, i wc, la garitta e due costruzioni in muratura – realizzati dopo il 1977 e considerati abusivi. Il Comune di Napoli ne ha ordinato alla Mostra d'Oltremare la demolizione entro 60 giorni, già autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (Abap) il 30 settembre scorso, in quanto “estranei all'impianto storico originario del Parco Faunistico e che ne alterano i valori storici”.

Demolizioni necessarie per sanare le aree Fattoria, Tigri e Savana

L'operazione è, infatti, necessaria per poter “sanare”, invece, le altre aree dello Zoo dell'area Fattoria, Tigri e Savana, avviando la cosiddetta procedura di “accertamento in conformità”, nell'ambito del piano di recupero della Mostra d'Oltremare approvato dal Comune nel 2005. Se i manufatti non saranno abbattuti, infatti, il Comune ha avvertito la Mostra che scatterà automaticamente il diniego della sanatoria. La disposizione dirigenziale firmata dai dirigenti di Edilizia e Antiabusivismo è stata notificata sia alla Mostra d'Oltremare, proprietaria dello zoo, che alla Soprintendenza.

Lo Zoo vincolato dalla Soprintendenza e in zona rossa Campi Flegrei

Una storia lunga quella dei manufatti abusivi all'interno del Parco zoologico di Napoli di viale Kennedy. A dicembre 2018 la Mostra d'Oltremare fa istanza di “sanatoria” – tecnicamente di “accertamento di conformità per interventi di ristrutturazione edilizi eseguiti senza titolo” – al Comune di Napoli. Sullo zoo vige un vincolo della Soprintendenza, in quanto area di interesse archeologico, architettonico, storico e artistico fin dal 1991. Il vincolo archeologico viene poi confermato nel 2016. Lo zoo, inoltre, si trova anche all'interno della zona rossa a rischio vulcanico dei Campi Flegrei. I lavori eseguiti senza titolo nelle aree Tigri, Savana e Fattoria, erano però stati autorizzati dalla Soprintendenza nel 2014 e 2015.

Il Comune di Napoli, così come già fatto per gli immobili della Mostra, ha deciso di considerare legittimi tutti i manufatti realizzati nello zoo prima del 1977, in quanto eseguiti da Enti Pubblici. Dagli accertamenti, però, sono emerse anche costruzioni realizzate dopo il 1977, attraverso le fotografie aeree, con testimonianze del 1943 e del 1975. Queste opere, per le quali non sono state rinvenute le autorizzazioni, sono state considerate abusive. Si è deciso, quindi, che per sanare gli interventi fatti nelle aree Tigri, Savana e Fattoria, debbano essere demolite queste costruzioni abusive.

179 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views