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“Ztl Lo Russo”: a Miano il clan avverte i rivali e reclama il suo territorio

Da alcuni giorni, su molti muri di Miano, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, è comparsa la scritta: “Ztl Lo Russo”. In poche parole, il clan dei cosiddetti “capitoni”, considera il quartiere la sua personale “Zona a traffico limitato”: chiaro messaggio ai rivali e gesto per rimarcare il territorio, per anni sotto l’egida del clan camorristico.
A cura di Valerio Papadia
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Le scritte comparse su numerosi muri di Miano
Le scritte comparse su numerosi muri di Miano

"Ztl Lo Russo", ovvero Zona a traffico limitato dei Lo Russo. Ovvero: questa è zona nostra. Questa la scritta apparsa, da alcuni giorni, su tantissimi muri di Miano, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, da sempre roccaforte dei Lo Russo, il clan dei cosiddetti "capitoni". Un chiaro avvertimento da parte della famiglia camorristica non solo ai rivali, ma anche della sua presenza, ancora forte sul territorio: nonostante i numerosi arresti – l'ultimo dei quali alla fine dello scorso anno, che portò in manette 43 persone contigue al clan e al sequestro del suo arsenale – che lo hanno ridimensionato – Carlo Lo Russo, per anni reggente della famiglia, è adesso collaboratore di giustizia – il clan dei Lo Russo è ancora molto presente a Miano.

Secondo gli inquirenti, però, nella zona di Napoli Nord due famiglie cercano di approfittare del ridimensionamento del potere dei "capitoni": i Nappello, che operano nella zona di via Miano e nelle strade limitrofe, una volta affiliati ai Lo Russo e poi scissi da una parte; dall'altra gli Stabile-Ferraro, con base a Chiaiano, quartiere limitrofo a Miano. La scritta "Ztl Lo Russo" potrebbe essere un avvertimento alle due famiglie rivali.

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