A Mondragone positivi due bimbi di 8 e 10 anni nella zona rossa
Due bambini positivi a CoViD-19 a Mondragone: si tratta di due minori appartenenti alla comunità bulgara che vive nei palazzi della ex Cirio, il mini-focolaio che da giorni sta tenendo col fiato sospeso la cittadinanza mondragonese e che ha fatto impennare i casi, in una città in cui in tutta la pandemia ve ne erano stati solo undici (di cui otto guariti e tre decessi), a ben 67 attualmente positivi, più di due terzi dell'intera provincia di Caserta (che ora è salita a quota 80 casi).
Entrambi i ragazzini non presentano sintomi, ma sono stati sottoposti a screening nei giorni scorsi, così come tutta la comunità bulgara che vive nelle palazzine ex Cirio. Si tratta di una bambina di otto anni ed un ragazzino di dieci, ora ricoverati al Policlinico Federico II di Napoli. A Mondragone, intanto, il focolaio sembrerebbe sotto controllo: ieri scoperto un nuovo caso che ha fatto salire il totale a 67 nella città costiera, ma nelle prossime ore si attendono novità dall'Asl di Caserta, dopo altri tamponi. La zona rossa di Mondragone è stata intanto prorogata almeno fino al 7 luglio proprio per consentire ulteriori tamponi, mentre la massima allerta è per i cosiddetti "casi isolati". A San Felice a Cancello, nel casertano, chiuso un bar dopo che ragazza che lavora al bancone è risultata positiva al coronavirus: i suoi familiari, figlia e compagno, sono invece negativi. La giovane, che vive a Roccarainola (nel Napoletano) è ora in quarantena, ma c'è preoccupazione per gli avventori del bar stesso. Anche un'azienda di Falciano del Massico, vicino Mondragone, è stata chiusa dopo la scoperta di diversi casi di coronavirus al suo interno: molti dei quali residenti proprio a Mondragone.