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Accoltellò la prof, per il 17enne oltre il carcere anche la bocciatura

Per il giovane, già trasferito nel carcere minorile di Arpaia, è arrivata la decisione dell’Istituto: “allontanamento dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non solo il carcere, ma anche la bocciatura "d'ufficio". Questa la decisione dell'Istituto Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico, teatro della brutale aggressione verso una docente da parte di un suo alunno, terminata con oltre trenta punti di sutura per la donna ed il fermo del giovane.

"Allontanamento dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale", fa sapere l'istituto del casertano che ormai da giorni si trova alla ribalta delle cronache locali e nazionali per la vicenda che vede protagonisti un suo giovane studente diciassettenne ed una docente. Il primo nei panni dell'aggressore, la seconda come vittima: un connubio che però gli stessi studenti ora vogliono dimenticare e lasciarsi alle spalle. L'allontanamento e la conseguente esclusione dagli scrutini finali non preclude al giovane la possibilità di tornare ad iscriversi nell'istituto il prossimo anno: ma sarà fondamentale il pronunciamento del consiglio. L'aria che tirava, del resto, non lasciava molte speranze: gli studenti stessi, finiti loro malgrado sotto i riflettori nazionali, avevano chiesto una "pena esemplare" per il loro coetaneo, ed alla fine proprio la linea dura è stata quella che ha prevalso.

Intanto, proseguono le indagini da parte degli inquirenti. La versione dei fatti sembra ormai quasi interamente ricostruita. Stando a quanto dichiarato dalla professoressa colpita, il casus belli è quello della nota sul registro ricevuta dal diciassettenne dopo un "tentativo" di interrogazione, che il ragazzo non voleva sostenere in quanto "preoccupato" per la nonna malata. Poi l'aggressione, le minacce ad un docente di sostegno presente e la breve fuga. Dopo un primo fermo al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, per il diciassettenne si sono aperte le porte del carcere minorile di Arpaia. L'accusa è quella di lesioni aggravate e porto illegale di oggetti atti ad offendere

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