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Agguato a Miano: feriti Umberto Russo e Antonio Di Tota

Feriti il 23enne Umberto Russo e il 45enne, Antonio Di Tota. I due sono stati colpiti dai sicari in via Lazio. Entrambi hanno dichiarato di essere stati colpiti per sbaglio dai killer di camorra e di non essere il vero obiettivo del raid.
A cura di Redazione Napoli
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Ancora un agguato a Miano. A pochi giorni dall'omicidio di Vincenzo Allocco, ex affiliato al clan Licciardi, ieri sono stati feriti il 23enne Umberto Russo e il 45enne, Antonio Di Tota, colpiti dai sicari in via Lazio. Russo è ferito alla spalla e ricoverato al San Giovanni Bosco dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, mentre Di Tota è stato colpito ad un braccio e soccorso all' ospedale Cardarelli. Entrambi hanno dichiarato di essere stati colpiti per sbaglio dai killer di camorra e di non essere il vero obiettivo del raid. I due non sono in pericolo di vita.

Miano vs. Rione Sanità: è faida

L'episodio segue di pochissimi giorni l'uccisione di Vincenzo Allocco, pregiudicato ritenuto un tempo vicino al clan Licciardi. Al momento l'ipotesi di una faida in corso tra i gruppi criminali attivi a Miano non è da escludersi. Nel mirino il clan Lo Russo, detto dei "Capitoni", egemone sul territorio e sospettato numero uno del recente omicidio del boss Pietro Esposito, avvenuto al rione Sanità. Non si esclude che il capoclan dell'omonima cosca possa essere stato ucciso da sicari del clan di Miano. Secondo alcune ipotesi la lotta tra i clan sarebbe ricollegabile al vuoto di potere lasciato da alcuni arresti eccellenti tra cui quello del boss della Sanità Salvatore Sequino.

(articolo aggiornato il 13 ottobre 2016)

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