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Agguato di camorra nel napoletano, uccise a colpi d’arma da fuoco due persone

Torna a sparare la camorra: due persone a bordo di un’automobile sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nel napoletano. Indagano i carabinieri, le vittime avevano precedenti per camorra, traffico di droga ed estorsione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Agguato di camorra nel napoletano: due uomini sono rimasti uccisi a colpi d'arma da fuoco nella seconda traversa di via Vincenzo Janfolla, all'altezza dell'Isolato 1, nel quartiere di Miano. I due uomini erano a bordo di una Peugeot quando improvvisamente sarebbero stati raggiunti dai proiettili che non gli hanno lasciato scampo.

Sul posto, il personale sanitario ed i medici del 118, che però non hanno potuto constatare altro che il decesso dei due uomini all'interno della vettura. Indagano le forze dell'ordine, anch'esse giunte sul posto dell'agguato di camorra. Le vittime sono Biagio Palumbo, di 53 anni, ed Antonio Mele, di 57 anni, con precedenti penali per camorra, traffico di droga ed estorsione. Secondo gli inquirenti, erano loro le vittime "designate" da parte dei killer. La zona è ritenuta sotto il controllo del clan Lo Russo, in guerra contro i Nappello. Le vittime, stando a quanto ritenuto dalle forze dell'ordine, sarebbero stati ex-fedelissimi dei Lo Russo ma attualmente nell'orbita dei Nappello.

Antonio Mele, 57 anni
Antonio Mele, 57 anni

Sale dunque la tensione nella zona settentrionale di Napoli: a Miano, che fa parte con Secondigliano e San Pietro a Patierno della Settima Municipalità di Napoli, è a un tiro di schioppo da un'altra zona "calda" come quella di Chiaiano, Piscinola e Scampia, che invece compongono l'Ottava. Già pochi giorni fa, a San Giovanni a Teduccio (altro quartiere poco distante da Miano), vi era stato un altro agguato di camorra, dove era rimasta uccisa una cinquantaquattrenne. Lo stesso clan Lo Russo era stato colpito ultimamente da una raffica di arresti: a fine dicembre, era stato catturato un uomo ritenuto affiliato al clan, appena arrivato dalla Spagna, mentre a novembre vi erano stati oltre 43 arresti sempre di persone ritenute affiliate al clan Lo Russo, ed alcune delle quali ritenute membri di spicco.

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