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Agropoli, De Luca riapre l’ospedale: “Ma niente codici rossi, qui morirebbero”

Riapre dopo 7 anni l’ospedale di Agropoli, chiesto a viva voce dai cittadini. Stamattina il taglio del nastro con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Ma il nosocomio cilentano non potrà ricevere i pazienti con codici rossi, quelli più gravi. Significherebbe “farli morire”, ha spiegato il governatore. Intanto, però, sulla riapertura dice: “promessa mantenuta”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Riapre dopo 7 anni l'ospedale di Agropoli, chiesto a viva voce dai cittadini. Stamattina il taglio del nastro con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Ma il nosocomio cilentano non potrà ricevere i pazienti con codici rossi, quelli più gravi. Significherebbe “farli morire”, ha spiegato il governatore: “Codice rosso – ha detto De Luca – significa un ragazzo che ha avuto un incidente motociclistico e ha un politrauma cerebrale, ortopedico. È evidente che deve andare nella struttura dove si salva la vita. Ma come voi sapete il 90% degli accessi ai pronto soccorso non sono codici rossi. Quindi nel 90% dei casi noi avremo la possibilità di dare assistenza a chi arriverà al pronto soccorso. Nei casi più gravi si va nel Dea di secondo livello o addirittura al Cardarelli o altre strutture attrezzate perché noi dobbiamo salvare la vita dei cittadini”.

Riapre l'ospedale di Agropoli, De Luca: “Promessa mantenuta”

“Riapre completamente l’Ospedale di Agropoli – commenta il presidente della Regione Vincenzo De Luca – chiuso nel 2013. È una bellissima struttura, che darà maggiori servizi e anche serenità ai cittadini del Cilento. Avevamo preso l’impegno di riaprire questo ospedale, l’abbiamo mantenuto”. “L'ospedale – ha aggiunto – è stato chiuso nel 2013, voi sapete da chi. Io avevo dato la mia parola che lo avremmo riaperto, lo abbiamo riaperto a tappe successive ma mi ero impegnato a riaprirlo definitivamente per questa estate. Avevo detto per il 30 giugno, abbiamo avuto una settimana di ritardo perché l'Asl doveva completare i contratti di assunzione dei cardiologi, degli anestesisti e anche di due farmacisti che abbiamo assunto per fare le preparazioni dei farmaci. Abbiamo dato la parola e l'abbiamo mantenuta. Oggi questo è un bellissimo ospedale che dà serenità a tutte le famiglie di Agropoli ma che rappresenta anche un elemento di certezza per i flussi turistici, gli operatori commerciali, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

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