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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

“Ammazzatelo”: l’odio per Armando del Re davanti alla caserma dei carabinieri di Siena

Davanti alla caserma dei carabinieri di Siena si diffonde la voce del fermo di Armando Del Re, accusato di aver sparato per uccidere un pregiudicato e di aver gravemente ferito la piccola Noemi venerdì scorso a Napoli. E alcuni automobilisti urlano presi dalla furia cieca: “Ammazzatelo”. Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per capire il motivo per cui Del Re, fosse in Toscana. L’ipotesi più forte è che intendesse arrivare a San Gimignano (Siena) dove nel locale carcere di massima sicurezza il padre sta scontando una pena.
A cura di Redazione Napoli
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"Ammazzatelo!". Lo hanno urlato da alcuni automobilisti che passavano davanti alla caserma dei Carabinieri di Siena, appresa la notizia che lì stava per giungere Armando Del Re, l'uomo in stato di fermo in attesa di essere trasferito in carcere con l'accusa di aver sparato per uccidere Salvatore Nurcaro e allo stesso tempo di aver gravemente ferito la piccola Noemi, di 4 anni, in piazza Nazionale a Napoli. La notizia del fermo sulla Siena-Bettolle, in un autogrill nei pressi di Serre di Rapolano (Siena) , dove l'uomo era in una Fiat 500 in compagnia di altri parenti, disarmato e dove ne è uscito per farsi ammanettare senza opporre resistenza, si è rapidamente diffusa nello storico centro toscano: davanti alla caserma, oltre a molti giornalisti e cameraman, stazionano anche alcuni curiosi.

Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per capire il motivo per cui Del Re, fosse in Toscana. L'ipotesi più forte è che intendesse arrivare a San Gimignano (Siena) dove nel locale carcere di massima sicurezza il padre Vincenzo De Re, narcotrafficante legato al clan Di Lauro, sta scontando una pena. Nella cittadina della Valdesa senese, questa è una ipotesi di lavoro, Del Re avrebbe potuto avere qualche contatto per un aiuto nella sua fuga.

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