52 CONDIVISIONI

Arrestato due giorni fa per furto in una scuola, evade dai domiciliari e torna a rubare

Arrestato due giorni fa per furto in una scuola, era finito ai domiciliari ma è evaso per andare a rubare in un altro istituto: Luigi Brusco, 43 anni, di Pozzuoli, in provincia di Napoli, è stato nuovamente bloccato dai carabinieri e questa volta per lui si sono aperte le porte del carcere. Lo hanno sorpreso mentre cercava di scappare, aveva appena portato via un proiettore.
A cura di Nico Falco
52 CONDIVISIONI
Immagine

I carabinieri lo avevano arrestato il 9 aprile, appena due giorni fa. Ma lui, segni particolari due dita della mano mancanti e una lunga sfilza di precedenti penali per furto, è evaso dai domiciliari ed è tornato a rubare. Così, arrestato di nuovo, questa volta andrà in carcere. Luigi Brusco, 43 anni, di Pozzuoli, è stato bloccato dai carabinieri vicino alla scuola primaria e dell'infanzia "don Giuseppe Diana" di Varcaturo, in provincia di Napoli. I militari della stazione di Monterusciello lo avevano preso due giorni fa, mentre caricava sulla sua automobile 3 proiettori rubati dalla scuola "Giovanni Falcone" di Licola. Nella notte scorsa i carabinieri di Monterusciello e della tenenza di Quarto erano andati a casa sua per controllare che stesse rispettando gli obblighi degli arresti domiciliari ma non l'hanno trovato. Lo avevano cercato anche nei luoghi che frequentava di solito, ma anche lì di lui non c'era traccia. Poi è arrivato l'allarme dalla scuola. I militari si sono precipitati per cogliere in flagrante il ladro e ci hanno trovato il 43enne, bloccato mentre cercava di scappare; per entrare nella struttura aveva forzato la porta di emergenza al primo piano, era entrato in un'aula e aveva portato via un proiettore. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di evasione dei domiciliari e furto aggravato; la refurtiva è stata restituita all'istituto.

Luigi Brusco ha diversi precedenti penali per furti nelle scuole, nel 2016 scorsi era stato arrestato anche per un grosso colpo all'interno dell'Augusto Righi di Fuorigrotta: in una notte aveva portato via 38 computer da altrettante aule. Era stato riconosciuto grazie alle telecamere di sorveglianza, in cui si vedeva anche la menomazione alla mano.

52 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views