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Assenteismo in ospedale: il medico torna dal Madagascar e trova i carabinieri

È stata notificata l’ordinanza per assenteismo anche all’ultimo dei 18 medici indagati per l’inchiesta sull’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. L’uomo era in vacanza in Madagascar, è stato rintracciato dai carabinieri al suo rientro in Italia. L’inchiesta aveva portato all’obbligo di firma per medici, infermieri e personale amministrativo, tutti accusati di essersi coperti a vicenda.
A cura di Nico Falco
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È stata notificata l'ordinanza anche all'ultimo dei medici indagati nell'inchiesta sull'assenteismo all'ospedale di Sessa Aurunca, al centro delle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che agli inizi di aprile aveva portato all'emissione di una misura per 18 persone. L'uomo, anche lui destinatario del provvedimento di obbligo di firma come i colleghi, è stato rintracciato dalle forze dell'ordine al ritorno da una vacanza in Madagascar.Le misure cautelari erano state eseguite il 2 aprile scorso, gli inquirenti ipotizzano un sistema di connivenze volto a coprirsi a vicenda tra medici, infermieri e personale amministrativo. I coinvolti nell'indagine, inizialmente 28 persone, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Con telecamere nascoste tra i reparti dell'ospedale, i carabinieri avevano documentato il modus operandi di numerosi dipendenti, che marcavano il cartellino e poi uscivano da una porta secondaria; in vari casi a marcare erano gli altri colleghi, che lo facevano anche come prassi, senza che venisse esplicitamente richiesto, e in un episodio la falsa presenza era stata "certificata" dal figlio di un medico, mentre il padre era altrove. Il giorno dell'esecuzione dei provvedimenti in ospedale erano arrivati anche i Nas, che avevano sequestrato la struttura in quanto priva di certificazioni. 

Dei medici del San Rocco indagati, 7 lavorano nell'Anestesia, gli altri tra Psichiatria, Pediatria e 118. Gli inquirenti hanno stimato il danno erariale causato dalle condotte in 21.406,49 euro. Le indagini, partite nel febbraio 2017 e andate avanti per 5 mesi, sono state coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, e delegate ai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta e della Compagnia di Capua.

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