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Attilio Auricchio, incontri di addio coi fedelissimi. Comune, vertice con De Magistris

Raffica di riunioni nella sede del Municipio dopo l’uscita del capo di gabinetto e direttore generale. Il colonnello Attilio Auricchio oggi è tornato a Napoli e ha incontrato i fedelissimi a pranzo. Tra loro anche Sergio D’Angelo, ex assessore e oggi commissario all’Acquedotto cittadino. Nel pomeriggio, il vertice tra il sindaco De Magistris e i consiglieri di maggioranza.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Auricchio, Rinaldi, De Magistris
Auricchio, Rinaldi, De Magistris

C'è la crisi politica a Palazzo San Giacomo, salta la sanificazione per il rischio contagio Coronavirus nella sede del Municipio di Napoli. Doveva avvenire ieri pomeriggio. Assessori, dirigenti e personale amministrativo erano stati avvisati di lasciare libero l'edificio dalle ore 17. Invece, in extremis è arrivato l'annuncio: ci sono troppe attività da portare avanti. La disinfezione slitta a sabato. L'uscita del direttore generale e capo di gabinetto Attilio Auricchio, infatti, ha subito scatenato un vortice di reazioni. Nelle stanze di San Giacomo ieri si sono tenute numerose riunioni fino a tarda sera. Tra le quali anche una seduta del sindaco con gli assessori. Oggi pomeriggio, invece, il primo cittadino incontrerà i consiglieri di maggioranza per illustrare la linea politica dopo l'uscita di scena del colonnello, che ha colto di sorpresa molti consiglieri, benché da tempo ci fosse aria di attrito tra i due. L'appuntamento è fissato alle ore 17. Fra l'altro a Palazzo San Giacomo oggi si favoleggia sulla liquidazione del carabiniere Auricchio: dopo 9 anni da dg del Comune si parla di una cifra ingente.

Auricchio oggi a Napoli, incontro con i fedelissimi

Intanto, l'ex dg Attilio Auricchio oggi è tornato a Napoli. Il colonnello dei carabinieri è stato in mattinata in ufficio, dove ha incontrato i suoi ex collaboratori. Poi diversi incontri con il suo vice capo di gabinetto Alberto Forte, Gennaro Martinelli, il capo di gabinetto della Città Metropolitana Pietro Rinaldi, l'assessore Eleonora De Majo, e altre personalità della politica e dell'amministrazione. Tra i vari incontri, secondo indiscrezioni, anche un pranzo con Sergio D'Angelo (coop sociali Gesco, già assessore, oggi commissario dell'acquedotto Abc). Mentre tra i fedelissimi del colonnello c'è chi punta ad organizzare eventualmente delle liste civiche che possano far riferimento ad Auricchio.

I sindacati divisi tra estimatori e critici

Intanto, si moltiplicano gli attestati di solidarietà nei confronti di Auricchio. "Con grande sorpresa abbiamo appreso delle dimissioni – scrivono Agostino Anselmi (Fp Cisl), Annibale De Bisogno (Uil) e Franca Pinto (Csa) – la sua figura è sempre stata elemento di certezza per la costruzione di mediazioni nell'interesse generale. Ad un anno dal termine della consiliatura e con gravissimi problemi di bilancio, L'ente perde un riferimento. Impensabile che si cambi timoniere in momenti difficili". Mentre la Direts (Federazione Nazionale Dirigente Enti Locali) lancia attestati di "stima e amicizia", giudicando l'uscita di Auricchio dal Comune, scrive il segretario Direts Antonio Carpenito, "una perdita per la città prima ancora che per l'amministrazione, incomprensibile e di grande turbamento". Critica la Cgil che auspica "che questo cambiamento – scrivono Salvatore Tinto e Alfredo Garzi, segreteria regionale e metropolitana Fp-Cgil – comporti la fine di un “sistema di potere” all’interno del Comune, che ha portato ad anni di annientamento delle relazioni sindacali con la parte sindacale non allineata". 

Faccia a faccia tra il sindaco e la maggioranza

Nel pomeriggio, invece, l'incontro tra il sindaco Luigi de Magistris e i consiglieri di maggioranza servirà a chiarire anche a loro i motivi dell'abbandono di Auricchio, da 9 anni fedele braccio destro dell'ex pm, nonché plenipotenziario a Palazzo San Giacomo. Sul tavolo del primo cittadino ci sono già diverse questioni, a cominciare dal nuovo rimpasto in giunta, che potrebbe arrivare prima delle elezioni regionali. Tra le ipotesi più gettonate c'è l'ingresso del Verde Marco Gaudini nella squadra di governo cittadina. In bilico la posizione di Raffaele Del Giudice, che potrebbe uscire per lasciare il posto al consigliere comunale ambientalista. Il rimpasto potrebbe essere accompagnato da una redistribuzione delle deleghe tra gli assessori. In questo caso, il reset potrebbe riguardare anche l'attuale vicesindaco Enrico Panini: la carica di numero due potrebbe passare ad Alessandra Clemente, un'operazione però che potrebbe arrivare non a breve termine, ma tra qualche settimana.

Il superstaffista Pollice nuovo capo gabinetto

Altro rebus riguarda la procedura per l'incarico di capo di gabinetto ad Ernesto Pollice, esperto di finanza pubblica locale, attualmente nello staff di Enrico Panini. Ieri, infatti, sebbene nel comunicato stampa del Comune fosse stato annunciato l'“avvio dell'iter” per la nomina, Pollice non aveva ancora firmato i documenti per l'accettazione dell'incarico di capo di gabinetto. Oggi Pollice incontrerà i collaboratori di Auricchio. Il colonnello Auricchio, intanto, in questi giorni è tornato a Roma, per riprendere servizio nell'Arma dei carabinieri, da dove era in aspettativa. Ancora da decidere la sua eventuale collocazione, considerando che sarà in ferie per circa 40 giorni. Tra i rumors che circolano a Palazzo San Giacomo, per Auricchio anche un possibile futuro come dirigente sportivo, magari nel Coni o nel Calcio Napoli.

La lettera di addio al sindaco: "L'ho servito come un soldato"

Auricchio ha poi provveduto in giornata a far recapitare una lunga lettera di commiato al sindaco Luigi de Magistris, dove ricorda i lunghi anni di amicizia passati assieme, prima da investigatore in Calabria, poi al Comune di Napoli, con la "folle avventura del 2011". Auricchio sottolinea di essere rimasto sempre "accanto" al sindaco, "servito da soldato", "come una bandiera". "In questi anni – scrive – mi sono ispirato a concetti e strategie militari per fronteggiare le insidie della vita istituzionale". Cita poi Cincinnato, e come l'eroe romano si dice desideroso "di tornare alla cura dell'ager domestico".

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