Augias ai genitori di Fortuna: “Li perdono per la querela, il loro dolore è immenso”
Non si scusa Corrado Augias, non fa marcia indietro nella polemica che lo vede protagonista per le dichiarazioni su Fortuna Loffredo, 6 anni, abusata e uccisa nel rione Parco Verde di Caivano. "Insisto nel sostenere che permettere a una bambina di atteggiarsi come una signorinetta è improprio. I bambini devono restare bambini. Non è un giudizio morale, è un giudizio di opportunità su cosa deve essere l'infanzia". Così il giornalista all'Ansa sulle critiche feroci che gli sono state mosse dopo che, in prima serata alla trasmissione Di Martedì, ha affermato che la piccola, con quei "boccoli biondi" sulle spalle, si "acconciava come una 16enne": una frase che gli è costata una denuncia per diffamazione da parte del papà della bimba Pietro Loffredo. "Quanto alla querela nei miei confronti – commenta lo scrittore – li perdono e li capisco, perché il dolore che devono avere provato è immenso e da questo punto di vista gli sono vicino".
Fortuna Loffredo è morta il 24 giugno 2014 precipitando dall'ottavo piano delle palazzine del rione Parco Verde a Caivano. A lanciarla dal tetto dell'edificio popolare alla periferia del paese, sarebbe stato – secondo le accuse – Raimondo Caputo, il suo vicino di casa, già accusato di abusi sessuali sulla figlioletta di 3 anni. L'autopsia sul corpo della piccola ha rivelato che la bimba era vittima di abusi sessuali. Anche la compagna di Raimondo Caputo, Marianna Fabozzi, è in carcere per concorso in abusi sessuali per non aver denunciato le violenze sulle figlie, pure essendone al corrente.