Benevento, detenuto 18enne tenta il suicidio nel carcere di Airola, salvato dagli agenti
Un giovane di 18 anni, detenuto nel carcere di Airola (Benevento), ha tentato il suicidio bevendo una dose massiccia di ammorbidente da bucato. Lo hanno salvato gli agenti della Polizia Penitenziaria, che si sono accorti dell'avvelenamento, lo hanno fatto vomitare e lo hanno subito dopo trasferito in ospedale, dove i medici sono riusciti a stabilizzare i suoi parametri. A salvare la vita al ragazzo, probabilmente, proprio le prime cure prestate in carcere. Lo rende noto Donato Capece, segretario del Sappe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria.
"Gli agenti – scrive Capece in una nota – sono stati encomiabili perché lo hanno fatto vomitare, consentendo così di sputare tutto ciò che aveva bevuto. Successivamente è intervenuta la Guardia Medica e, per precauzione, il detenuto è stato portato al Pronto Soccorso di Benevento. Il personale in servizio, dunque, ha agito con grande professionalità, strappando da morte certa il detenuto. Il Sappe, in prima linea su questo fronte, richiama l'attenzione dei vertici regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria affinché vengano date risposte concrete alla risoluzione delle problematiche in atto nel penitenziario di Airola".
Il ragazzo, trasferito in ospedale per le visite del caso, è stato giudicato fuori pericolo di vita. Già in passato c'erano stati dei tentativi di suicidio tra i giovanissimi detenuti di Airola. Nel luglio 2018, nel giro di tre giorni, provarono ad uccidersi due ragazzi, e nel settembre successivo un giovane di 15 anni tentò di togliersi la vita impiccandosi; anche in quei casi l'intervento della Polizia Penitenziaria si era rivelato fondamentale.