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Biglietti Juve-Napoli vietati ai campani, prefetto di Torino: “Spero che il club riconosca l’errore”

Continuano le polemiche in merito alla gara di calcio di serie A Juve-Napoli in programma il 31 agosto a Torino e i cui biglietti non saranno venduti ai nati in Campania. Sulla vicenda è intervenuto anche il prefetto di Torino, nato a Napoli: “Mi auguro che sia stata una svista e che non abbia conseguenze sull’ordine pubblico – ha commentato – spero che i vertici della Juve riconoscano l’errore”
A cura di Chiara Ammendola
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Anche il prefetto di Torino, Claudio Palomba, che a Napoli ci è nato e che all'Allianz Stadium il 31 agosto non potrebbe entrare, interviene sulla querelle dei biglietti del match Juventus-Napoli la cui vendita è stata vietata ai nati in Campania: "Mi auguro che sia stata una svista e che non abbia conseguenze sull'ordine pubblico – ha commentato – spero che i vertici della Juve riconoscano l'errore". È l'ennesima, autorevole, voce che si aggiunge al coro di no sulla decisione del club bianconero che da ieri ha dato il via a un susseguirsi di commenti e polemiche non solo nel mondo calcistico ma anche in quello politico. Il questore di Torino Giuseppe De Matteis ha condannato senza mezzi termini la scelta della società juventina: "Si tratta di una misura dubbia e discriminatoria che potrebbe avere anche un valore razzista e che non avremmo mai potuto avallare", ha fatto sapere dopo aver con una nota ufficiale preso le distante dalla decisione che dunque non riguarda questioni ordine di pubblico.

Biglietti Juve-Napoli, il club bianconero: Misura cautelativa

Dal canto suo la società bianconera ha fatto sapere che non si tratta di un provvedimento preso contro i tifosi nati in Campania ma di una scelta cautelativa. Una scelta che però non tiene conto dei tantissimi tifosi della Juventus residenti in Piemonte, che potranno entrare solo tramite tessera del tifoso, o in altre regioni d'Italia nati a Napoli. "Un provvedimento che ha tutta l'aria di essere una scelta di discriminazione territoriale e sociale – ha scritto Flavia Sorrentino, delegata all'Autonomia della Città di Napoli – è molto grave che una società sportiva selezioni il pubblico pagante sulla scorta di un fattore arbitrario legato al luogo di nascita". Mentre Gad Lerner ha parlato di "gravissimo precedente di razzismo pratico applicato" e l'attore Salvatore Esposito ha invece espresso con un video su Instagram "schifo, vergogna e tristezza". "In occasione della vendita dei biglietti per la partita Juventus-Napoli, programmata per il prossimo 31 agosto, la società Torinese sul proprio sito vieta la vendita ai residenti e ai nati in Campania. Non era mai accaduto prima! Niente a che vedere con le misure di ordine pubblico. Lo sport dovrebbe unire", ha invece tuonato il consigliere pentastellato Gennario Saiello dal suo account Facebook in serata. Mentre al momento continua il silenzio della società partenopea sull'intera vicenda.

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