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Bimba di 8 mesi morta con lividi sul corpo, lutto cittadino per la piccola Jolanda

Il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino ha proclamato il lutto cittadino per la morte della piccola Jolanda, deceduta sabato notte in circostanze ancora da chiarire. Per oggi sono previsti nuovi sopralluoghi in casa dell’abitazione dove la bambina viveva col fratellino e coi genitori, indagati per omicidio in concorso.
A cura di Nico Falco
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Il sindaco di Sant'Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Jolanda, la bimba di 8 mesi deceduta in circostanze che restano da chiarire nella notte tra venerdì e sabato all'ospedale di Nocera Inferiore. Per stabilire le cause del decesso sarà necessario il responso dell'autopsia, in programma per il pomeriggio di domani, 24 giugno, nell'obitorio dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. La bambina era arrivata in ospedale in ambulanza intorno alle 4 di sabato, sul suo corpo i medici avevano riscontrato diversi lividi, lesioni ed escoriazioni simili a bruciature, anche risalenti a giorni precedenti.

Per il decesso la Procura ha aperto un'indagine con l'ipotesi di reato di omicidio in concorso; sono stati iscritti nel registro degli indagati entrambi i genitori, Giuseppe Passariello e Imma Monti. Si tratta di un atto dovuto in questa fase delle indagini, per permettere ai due di nominare un consulente di parte che assista all'autopsia. Gli investigatori della Squadra Mobile di Salerno, insieme ai poliziotti del commissariato di Nocera Inferiore, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Lenza, hanno ascoltato i genitori della piccola, i parenti, i vicini di casa e gli assistenti sociali che da qualche tempo seguivano la famiglia. Per oggi sono previsti nuovi sopralluoghi nell'abitazione dove vive la famiglia e ulteriori accertamenti sull'entità delle liti che avvenivano tra i genitori e di cui hanno parlato alcuni vicini di casa.

La famiglia si era trasferita da circa un anno e mezzo nel comune in provincia di Salerno; i coniugi hanno anche un altro figlio, di qualche anno più grande, che è stato affidato ai nonni. Il padre della bambina ha un passato di tossicodipendenza e dei piccoli precedenti penali, da quanto emerso la madre di Jolanda si era già rivolta agli assistenti sociali per chiedere supporto allo stato di indigenza in cui viveva la famiglia.

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