Bimbo ucciso di botte a Cardito, anche la mamma di Giuseppe ai funerali a Pompei
POMPEI – È il giorno del dolore: la salma del piccolo Giuseppe è arrivata in chiesa a Pompei per l'ultimo saluto da parte dei familiari, tra cui anche la madre Valentina: Giuseppe, sette anni, è stato ucciso a botte dal nuovo compagno della madre, il ventiquattrenne Tony Badre, unico indagato finora per questa assurda tragedia, domenica scorsa a Cardito.
La salma è entrata nella Chiesa di San Giuseppe di Pompei nel primo pomeriggio: poco prima era arrivata anche la madre del piccolo, Valentina C., finita di recente in una vera e propria bufera mediatica tra chi la accusa di non essere intervenuta per salvare il bambino e chi invece la considera a sua volta una "vittima" del nuovo compagno. Al momento del suo ingresso in chiesa, la salma è stata accolta da un lungo applauso, mentre un parente del piccolo Giuseppe si è sentita poco bene mentre urlava "si poteva evitare".
Presenti in chiesa anche Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, e Pietro Amitrano, sindaco di Pompei. Proprio nella città vesuviana si è scelto di svolgere i funerali, su richiesta del padre biologico del piccolo Giuseppe. "Abbiamo avuto una disponibilità della città enorme, non solo ma anche di Paolo, che è l'imprenditore che con i suoi mezzi, la sua azienda e i suoi operai si è messo a disposizione per portare il piccolo qua a Pompei", ha spiegato Pietro Amitrano, primo cittadino di Pompei, "Devo ringraziare anche Monsignor Caputo, che celebrerà la Santa Messa e che si è reso subito disponibile, così come tutta la città. Questa è una tragedia che ha colpito tutti, e penso che chiunque in questa situazione si sarebbe comportato in questo modo".
I parenti del bambino urlano contro la mamma di Giuseppe
Durante i funerali si sono avuti alcuni momenti di tensione quando all'ingresso della bara bianca alcuni parenti del padre di Giuseppe hanno urlato contro la mamma, presente in chiesa.Il gruppo di persone è stato bloccato e invitato a uscire dalle forze dell'ordine presenti. La mamma e il papà di Giuseppe si trovano entrambi in chiesa ma in posti separati. Per il vesvoco di Pompei, Tommaso Caputo esiste una "folle abitudine al male. Ci fa diventare indifferenti e ci impedisce di cogliere i momenti e le situazioni di crisi. Anche le istituzioni fanno sempre più fatica ad approntare interventi adeguati e soprattutto a mettere in atto misure di prevenzione" ha dichiarato durante l'omelia.
Le offerte raccolte durante i funerali saranno donati alle sorelline di Giuseppe
Le offerte raccolte durante i funerali nella Chiesa di San Giuseppe saranno donati alla bimba in ospedale ed alla sua sorellina: lo ha detto monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei, durante i funerali del piccolo. "Le due sorelline sono vittime anche loro", ha commentato, "vittime della cieca violenza. Saranno loro, sottratte speriamo per sempre alla brutalità e all'aggressione, a sentire più di tutti la mancanza di Giuseppe e lo porteranno sempre nel cuore". La sorellina di sette anni di Giuseppe, si trova ancora ricoverata all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli per le ferite subite a sua volta domenica scorsa, quando il fratellino aveva invece trovato la morte. L'altra sorella, di appena quattro anni, si trova invece in una casa famiglia, la stessa dove la raggiungerà la bimba, una volta dimessa dall'ospedale.