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Blitz tra gli eredi del mercato della Maddalena: sequestrati migliaia di prodotti falsi

La Polizia Municipale ha effettuato un blitz anti contraffazione nella zona della stazione Centrale: sequestrati migliaia di pezzi tra capi di abbigliamento e accessori, tutti di buona fattura e confezionati in modo da riprodurre gli originali. La zona è a pochi passi dallo storico mercato del falso della Maddalena: smantellato quello, ora ci sono gli “eredi”.
A cura di Nico Falco
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Smantellato il mercato storico del falso della Maddalena in piazza Mancini, rimangono gli “eredi”: basta girare l'angolo, svoltare verso via Scherillo, a pochi passi dal Corso Umberto, ed eccole lì, le bancarelle zeppe di vestiti, borse e dei più svariati accessori, venduti da ambulanti che espongono merce che sembra proprio quella delle marche più famose. Tutto falso, tutto contraffatto, prodotto in qualche laboratorio clandestino nascosto chissà dove.

Il personale dell'Unità Operativa Polizia Investigativa Centrale della Polizia Municipale ha effettuato un blitz tra le bancarelle, sequestrando 120 paia di scarpe, 725 borse, 4050 cinture, 223 giubbini, 1839 t-shirt e 4153 occhiali da sole. Gli oggetti erano di buona fattura, curati nei dettagli e identici ai rispettivi originali. C'erano impressi loghi e nomi delle griffe più famose, tra cui Giorgio Armani, Nike, Adidas, Saucony, Dsquared, Gucci, Prada, Louis Vitton, Trussardi, Ray Ban e Blauer. E i falsificatori avevano curato anche il confezionamento: quanto basta per credere di trovarsi tra le mani un prodotto originale, magari con la convinzione di aver strappato un affare.

Per i prossimi giorni sono in programma altre operazioni analoghe, concentrate non solo sulla vendita al dettaglio, quindi sulle bancarelle, ma organizzate in modo da colpire i vari anelli della filiera: l'importazione, la produzione e la distribuzione. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza aveva scoperto una fabbrica clandestina nel Nolano, dove venivano prodotti con macchinari all'avanguardia capi di abbigliamento e gadget; sui tessuti sequestrati c'erano impressi, oltre ai marchi più famosi, anche i loghi della Juventus.

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