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“Bollino doc per il tarallo ‘nzogna e pepe”

L’associazione Tradizioni napoletane chiede un disciplinare e un bollino di denominazione protetta per tutelare il tarallo partenopeo con sugna, pepe e mandorle.
A cura di Redazione Napoli
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Sugna, pepe e mandorle: il segreto del tarallo napoletano, quello ‘nzogna e pepe è tutto qui? Macché. C'è una lavorazione, figlia di una tradizione centenaria che va normata e tutelata. Per questo motivo l’Associazione Tradizioni Napoletane ha in mente di tutelare il tarallo napoletano chiedendo bollino e disciplinare, al pari di altre prelibatezze made in Napoli come la pizza margherita. L’Atn ha anche altri obiettivi: individuare, censire e selezionare i prodotti enogastronomici tradizionali e tipici di Napoli e più in generale della regione Campania, anche mediante la stesura di specifici disciplinari di produzione e bollini di tutela; promuovere e sostenere iniziative con l'obiettivo di tutelare e valorizzare i prodotti enogastronomici di qualità, in particolare attraverso di "Aziende Custodi" e favorire la conoscenza e la fruizione dei prodotti di qualità del territorio attraverso iniziative che favoriscano lo sviluppo della filiera e l'organizzazione di attività di turismo enogastronomico.

“È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e passare all’azione – spiega il presidente dell’Associazione Tradizioni Napoletane Giuseppe Baino nel corso della trasmissione Sapori di Mezzogiorno di Radio Club 91 – abbiamo in mente di realizzare un disciplinare ed un bollino che tuteli il Tarallo Napoletano. Anche per un prodotto di qualità e tradizione come il tradizionale sugna, pepe e mandorle c’è bisogno di regole chiare che certifichino la qualità e lo rendano unico nel mondo”.

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