Bomba della Seconda Guerra Mondiale trovata ad Avellino: 15mila persone da evacuare
A poche settimane di distanza dal grande esodo di Battipaglia, in Campania si pianifica un'altra evacuazione di massa: ad Avellino, infatti, sono circa 15mila gli abitanti che dovranno lasciare le proprie abitazioni per consentire alle forze dell'ordine di disinnescare l'ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale che fu rinvenuto, all'inizio dello scorso mese di settembre, nelle vicinanze del torrente Fenestrella. L'evacuazione riguarderà tutti i cittadini che abitano nel raggio di un chilometro dal luogo di ritrovamento della bomba: la data non è ancora stata fissata. Tra gli edifici coinvolti anche strutture sanitarie e uffici importanti, tra i quali la Prefettura di Avellino, che sta organizzando tutto nei minimi dettagli: si prevedono tempi lunghi per definire tutti i particolari dell'operazione, che ad ogni modo potrebbe comportare disagi per gli abitanti del capoluogo irpino.
Come detto, soltanto il mese scorso, un'operazione analoga è andata in scena a Battipaglia, nella provincia di Salerno, causando disagi di maggior portata: nella cittadina del Salernitano, infatti, furono 36mila gli abitanti evacuati dalle proprie abitazioni. A Battipaglia fu infatti ritrovata una bomba di 550 chili, ad alto potenziale, risalente anche in questo caso al secondo conflitto mondiale: furono evacuati tutti gli edifici nel raggio di 1.600 metri dal luogo di rinvenimento della bomba, tra cui anche l'ospedale, e un tratto dell'Autostrada A2 venne interdetto al traffico automobilistico. Purtroppo, durante le operazioni di disinnesco, lo scorso 6 settembre, una donna anziana di 86, già malata, è deceduta a causa di un arresto cardiaco.