"Eccoli qua, i Pandora. Falsi? No, no, questi sono originali, ci sono pure le edizioni speciali: costano poco perché sono rubati". Le poche, solite parole che servono a conquistare la fiducia del potenziale acquirente. Come a dire: non ti sto fregando, l'affare lo stiamo facendo entrambi. E che possono essere ancora più efficaci quando dall'altro lato c'è un ragazzino con pochi spiccioli in tasca e il desiderio di fare un bel regalo alla fidanzata. Ma quei ciondoli Pandora costano troppo, e così ecco che arriva in soccorso "l'amico della bancarella": 30 euro e ti porti a casa braccialetto e charm. In realtà, come sempre accade, l'affare è solo di chi propone la vendita: il cliente se ne torna a casa con una imitazione, arrivata in qualche container dalla Cina o prodotta molto più vicino, forse in una fabbrica come quella sequestrata a dicembre, dove c'erano migliaia di gioielli Pandora, i macchinari per produrli, le scatole per confezionarli e persino i certificati di garanzia, quelli che dovrebbero attestare l'originalità del prodotto. Tutto falso, è chiaro. E tutto così ben fatto che facilmente sarebbe potuto finire nel circuito legale, esposto nella vetrina di qualche gioielleria con accanto il certificato.
I Pandora falsi identici agli originali
A dicembre la Guardia di Finanza ha sequestrato a Marcianise, in provincia di Caserta, una fabbrica illegale dove venivano prodotte copie dei gioielli Pandora. Sequestro avvenuto pochi giorni prima di Natale, e infatti sotto chiave c'erano finiti anche ciondoli e monili delle edizioni limitate. Non erano destinati alle bancarelle o al mercato del falso: il ritrovamento dei certificati di originalità, anche quelli falsificati, fa ritenere che sarebbero stati venduti in qualche negozio, confusi tra gli originali. Qualità simile per i Pandora falsi trovati a gennaio in un deposito, sempre a Marcianise, utilizzato da un negoziante che lavora al Tarì, il polo fieristico e di gioielleria tra i più importanti del Sud Italia: c'erano 3mila gioielli contraffatti e 900 prodotti usati per il confezionamento.
I Pandora falsi venduti sulle bancarelle
Ma le imitazioni dei ciondoli tra i più venduti del momento finiscono anche sulle bancarelle, in quel settore grigio dove è difficile capire quello che si sta acquistando e il venditore, quando è disonesto, fa leva sul cliente sedicente furbo. Nel centro di Napoli Fanpage.it ha trovato diversi ambulanti che offrono quelli che sembrano gioielli Pandora, a volte anche compresi di scatola con logo. Se qualcuno ammette subito che si tratta di falsi, di acciaio e non di argento, "ma uguali agli originali", e che possono essere una buona alternativa per chi vuole sparagnare e cumparire (risparmiare e fare una bella figura), altri strizzano l'occhio: quelli sono proprio i Pandora originali, se costano poco è solo perché sono rubati.