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Bradisismo a Pozzuoli, scosse di terremoto avvertite dalla popolazione

Sciame sismico di lieve entità registrato nella zona dei Campi Flegrei. Non vi sono stati danni a cose o persone né scene di panico. Ricciardi (Ingv): “Nessun legame con il terremoto che ha colpito il Centro Italia”.
A cura di Ida Artiaco
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La terra torna a tremare nei Campi Flegrei. Nella zona alta di Pozzuoli, nei pressi del vulcano Solfatara, sono state segnalate ed avvertite anche dalla popolazione scosse di terremoto che, seppur di lieve entità, hanno fatto ripiombare i residenti nell'incubo del bradisismo, fenomeno tipico di quest'area a Nord di Napoli. Dalle ore 16:30 alle 18:27 di lunedì 29 agosto si sono succedute ben 45 scosse, di cui la maggiore è stata di magnitudo 1.7, annunciata da un boato e da una breve vibrazione, come ha confermato all'Ansa Giovanni Ricciardi, sismologo dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Non si sono registrate scene di panico, né danni a cose o a persone. Niente di preoccupante, dunque, e soprattutto nessun collegamento con il terremoto che lo scorso 24 agosto ha completamente raso al suolo i comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata nel Centro Italia. "Sono stati eventi molto superficiali, avvenuti a circa un chilometro di profondità e – ha rassicurato l'esperto – per questo la popolazione ha sentito sia il boato sia la vibrazione del suolo. In questo caso, lo sciame sismico è stato sicuramente causato da un fenomeno vulcanico, ossia il sollevamento del suolo, meglio noto come bradisismo, in atto nei Campi Flegrei".

Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei

Le lievi scosse di terremoto dei giorni scorsi rientrano nel fenomeno conosciuto come bradisismo, il lento sollevamento del suolo flegreo, che periodicamente si registra in questa area, intimamente legato al cosiddetto vulcanesimo secondario. Al momento è in atto una fase di sollevamento del suolo di pochi millimetri all’anno. L'evento di maggiore efficacia è stato registrato lo scorso ottobre con uno sciame di oltre centro scosse con la massima di magnitudo 2.3. In tempi recenti si sono registrate due fasi acute del bradisismo nel 1970 e nel biennio 1982-1984. Nel primo caso, si verificò un sollevamento complessivo della costa di oltre 20 centimetri, il che provocò l'ampliamento delle spiagge e l'innalzamento di moli e banchine; nel secondo, la velocità di bradisismo raggiunse due millimetri e mezzo al giorno. In entrambe le emergenze, la popolazione fu evacuata dalle proprie abitazioni.

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