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Buoni spesa Coronavirus, a Napoli i negozi dovranno regalare un uovo di Pasqua a famiglia

Pubblicato il bando del Comune per individuare i negozi che accetteranno i buoni-spesa. Saranno emessi dagli stessi esercizi commerciali. Si potrà fare una sola spesa a settimana, per l’importo massimo di 100 euro. Ogni buono sarà nominativo e non potrà essere ceduto a terzi, potrà essere speso entro il 15 maggio 2020. Ogni negoziante dovrà regalare un uovo di Pasqua a famiglia.
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A cura di Pierluigi Frattasi
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Saranno gli stessi negozi che si convenzioneranno con il Comune di Napoli per ricevere i buoni-spesa ad emettere i voucher, non potranno vendere alcolici e arredi per la casa e dovranno regalare un uovo di Pasqua a famiglia ed essere disponibili a fare sconti su tutti i prodotti acquistati col buono. Pubblicato il bando del Municipio per individuare negozi e supermercati dove si potranno usare i buoni-spesa per il Coronavirus da 100 euro a settimana a famiglia, più 20 euro per ogni figlio minore di un anno. Al momento valido per 3 settimane (300 euro). Saranno gli stessi esercizi commerciali che si convenzioneranno a rilasciare il buono, che dovrà essere utilizzato tutto in una volta. Non si potranno quindi fare più spese a settimana, ma bisognerà spendere il buono una sola volta a settimana. I buoni saranno personali (ovvero utilizzabili solo dal titolare indicato in calce allo stesso buono), non trasferibili, né cedibili a terzi, non convertibili in denaro contante e potranno essere consumati fino al 15 maggio 2020. Per poter effettuare l'acquisto in negozio col buono bisognerà esibire codice fiscale e carta d'identità. Il Comune nei prossimi giorni pubblicherà l'elenco dei negozi che si convenzioneranno. Ogni famiglia beneficiaria potrà scegliere dove spendere il proprio buono, nel rispetto dei limiti agli spostamenti imposti dai decreti del Governo e della Regione Campania per il Covid-19. Le famiglie che potranno avere il buonio sono circa 30mila a Napoli, secondo i primi calcoli.

Cosa si può comprare con il buono-spesa

Il buono-spesa potrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità, compresi quelli in promozione. In dettaglio: prodotti alimentari di base non elaborati, prodotti per la salute e cura della persona (ad esclusione di quelli di bellezza), prodotti per la pulizia e cura della casa, prodotti per la cura di bambini e neonati. Vietati alcolici e suppellettili per la casa. Il buono-spesa non è assolutamente spendibile per alcolici (vino, birra e super alcolici vari) e per arredi e corredi per la casa, come stoviglie e suppellettili varie.

Sconti e un uovo di Pasqua per ogni famiglia

Sono previsti sconti e un uovo di Pasqua per ogni famiglia. Gli esercizi commerciali, quindi, per convenzionarsi dovranno essere disponibili nell’immediato all’emissione di buoni spesa del valore di 100 euro a settimana per un massimo di tre settimane (aumentati di 20 euro a settimana per ogni figlio da 0 a 12 mesi) da utilizzare esclusivamente nel loro punto vendita ed in un’unica soluzione. Dovranno avere ovviamente locali idonei a garantire le condizioni di sicurezza e il rispetto delle distanze per il Covid-19 ed essere disponibili a fare sconti su tutti i prodotti acquistati, precisando anche la percentuale nella domanda per convenzionarsi. Inoltre, dovranno “omaggiare ogni nucleo familiare beneficiario di un uovo pasquale di media grandezza (150 grammi)".

A carico degli esercizi anche i controlli

Le verifiche sui requisiti dei beneficiari del buono-spesa saranno a carico dei negozi convenzionati. Ogni negozio dovrà avere un computer o uno smartphone per poter “verificare i dati del rappresentante del nucleo familiare responsabile per il ritiro del buono settimanale (che presenterà il suo codice fiscale e la sua carta di identità)". Per chi è in isolamento a casa o non può spostarsi per qualche motivo, come anziani e disabili, deve essere sempre possibile la consegna domiciliare. Il negoziante alla fine dovrà presentare una dichiarazione al Comune attestando di aver venduto solo generi alimentari e prodotti di prima necessità, con la relativa rendicontazione. Infine, dovrà emettere fattura elettronica, allegando tutti i documenti.

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