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Candidati a loro insaputa a Napoli, l’inchiesta si allarga. Valente: “Spero verità presto”

Nel mirino degli inquirenti non ci sarebbe solo la storia di Federica, la ragazza affetta da sindrome di down inserita in una lista a sostegno della candidata del Partito democratico, Valeria Valente. I pm starebbero esaminando nove casi per il momento, ma probabilmente l’inchiesta si estenderà ulteriormente.
A cura di Enrico Tata
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L'indagine sui candidati a loro insaputa alle ultime elezioni amministrative di Napoli rischia di allargarsi sempre di più. Nel mirino degli inquirenti, infatti, non ci sarebbe solo la storia di Federica, la ragazza affetta da sindrome di down inserita in una lista a sostegno della candidata del Partito democratico, Valeria Valente. I pm starebbero esaminando nove casi per il momento, ma probabilmente l'inchiesta si estenderà ulteriormente. Il lavoro della procura di Napoli verte su quei candidati che alle Comunali hanno ottenuto nessuna o pochissime preferenze, circostanza questa che, naturalmente, potrebbe essere segno di una candidatura non desiderata o, in qualche caso, neanche comunicata ai diretti interessati.

"Spero in un accertamento in tempi rapidi della verità. Sono la prima interessata a che venga fatta piena luce, perché, comunque sia andata, sono, insieme alle vittime inconsapevoli, parte lesa in questa vicenda. Per me parlano vent’anni di storia e di militanza politica senza la minima ombra. Nella campagna elettorale per le amministrative ho scelto come collaboratori persone conosciute come esperte, competenti e affidabili, che hanno lavorato insieme a ragazzi volenterosi di fare un’esperienza", scrive in una nota Valeria Valente. "Confido molto nel lavoro della magistratura per accertare la verità. Se, poi avremo, come spero, rapidamente nell’interesse di tutti, risposta alla richiesta di accesso agli atti, potremo contribuire a fare chiarezza. Mi dispiace per quanti, invece, provino a speculare su questa vicenda e per tutte le persone coinvolte inconsapevolmente. Mi dispiace davvero. Sono sicura che l’accertamento della verità renderà giustizia a tutti quelli che hanno subito, ingiustamente, un torto”, conclude Valente.

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