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Ragazza down candidata a sua insaputa, la Procura apre un’inchiesta

La Procura di Napoli ha deciso di indagare sul caso della ragazza, ma al momento non sono state formulate ipotesi di reato. Valente: “Io chiedo e voglio che si faccia chiarezza, anche a nome di tante persone oneste e perbene su cui oggi viene ingiustamente gettata un’ombra”.
A cura di Enrico Tata
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Scheda elettorale a Napoli

Federica De Stefano, 23 anni e affetta da sindrome di down, è stata candidata alle ultime elezioni comunali nella lista civica Napoli Vale – Valeria Valente sindaco. Secondo il Mattino, a sua insaputa. Ora la Procura di Napoli ha deciso di indagare sul caso della ragazza, ma al momento non sono state formulate ipotesi di reato. L'indagine è stata affidata a un pm della sezione reati contro la pubblica amministrazione.

Qualche giorno fa, ha riportato il Mattino, la ragazza ha ricevuto a casa la richiesta della Corte di Appello di Napoli di consegnare la relazione sulle spese elettorali sostenute. Ma Federica non ne sapeva niente. "Non ha fatto niente di tutto questo. Dunque: chi ha firmato al suo posto? Chi ha presentato la documentazione certificando il falso? E se così non è: come si verificano errori tanto gravi? Qualcuno dovrà spiegarcelo", ha detto al Mattino Toni Nocchetti, presidente di ‘Tutti a Scuola'.

Valente: "Voglio che si faccia chiarezza"

"Io chiedo e voglio che si faccia chiarezza, anche a nome di tante persone oneste e perbene su cui oggi viene ingiustamente gettata un’ombra, a partire dalla ragazza e dai familiari da cui è stato sollevato il caso. Anche per loro ho intrapreso questa iniziativa", ha scritto Valeria Valente, ex candidata del Pd a sindaco di Napoli, sul suo profilo Facebook. "Una spiegazione, però, voglio darla fin da ora. Molti mi chiedono come mai non conosca la persona che ha denunciato il fatto e la sua famiglia. È la prima domanda naturale che, da non addetta ai lavori, mi sarei fatta anch’io. Nelle liste che hanno sostenuto la mia candidatura a Sindaco, come in quelle dei miei principali avversari, erano presenti quasi 400 candidati a consigliere, una media di 35 per lista. Molti di loro li conosco di persona, diversi li ho spinti io personalmente a candidarsi, ma altri naturalmente non li conosco direttamente. Per questo, la richiesta di accesso agli atti e la verifica dei documenti è indispensabile per ristabilire una verità oggettiva di come sono andate le cose", scrive ancora Valente.

La mamma della ragazza: "Domani presenteremo la denuncia"

Domani verrà ufficialmente presentata una denuncia sul caso di Federica. A rivelarlo è la mamma della ragazza che dichiara: "Eravamo convinti che si trattasse di un caso isolato e invece, dagli impiegati comunali dell'ufficio elettorale a cui ci siamo rivolti per chiedere spiegazioni, abbiamo appreso che di casi come quello di Federica ce ne sono altri. Mia figlia ha subito un furto di identità e noi faremo quanto è necessario per difenderci".

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