Candidati a loro insaputa, il consigliere dem Madonna: “Nomi dal marito di Valente”
Si aggiungono particolari al caso dei candidati a "loro insaputa" nelle liste elettorali a sostegno di Valeria Valente a sindaco di Napoli alle scorse elezioni comunali. Il consigliere comunale Salvatore Madonna avrebbe affermato di fronte ai pm di essere stato convinto ad autenticare le firme dei candidati di suo pugno, da alcuni colleghi di partito che lo avrebbero rassicurato spiegando che la stessa cosa stavano facendo altri consiglieri. Madonna ha puntato il dito, da quanto emerge da ambienti della procura, contro Gennaro Mola, marito della Valente ed ex assessore, che gli avrebbe sottoposto i 13 nomi nella sede del comitato elettorale.
"Sono convocato dagli inquirenti a breve come persona informata sui fatti ed è a loro che riferirò tutto quello che so di questa incresciosa vicenda", ha spiegato Mola in una nota, specificando di non riconoscersi nella ricostruzione fatta da Madonna trapelata. "Comprenderete che non posso fare alcuna dichiarazione su notizie di stampa, senza avere conoscenza di quello che il consigliere Madonna possa avere riferito in proposito. Posso però dichiarare che se le notizie di stampa rispondono a verità sono assolutamente non corrispondenti a quanto realmente accaduto".