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Caos rifiuti, spariti i cassonetti a Fuorigrotta. Sigilli Asìa sui bidoni dell’umido in mezza città

L’ira dei residenti de La Loggetta: “Da metà agosto non abbiamo né i kit condominiali né i contenitori, dove buttiamo i rifiuti?”. Intanto, tra il centro storico di Napoli e il Vomero fioccano i sigilli rossi sui bidoncini dove Asìa rileva che non è stata fatta bene la differenziata. Stop alla raccolta.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La raccolta porta a porta con i bidoncini condominiali non è ancora partita al Rione La Loggetta di Fuorigrotta, a Napoli, ma sono già scomparsi dalle strade i cassonetti marroni dell’umido. Da metà agosto in via Terracina non se ne trova più uno. I contenitori stradali sono stati ritirati, in previsione della consegna dei kit condominiali, che però non è ancora avvenuta. Così gli abitanti non hanno né i cassonetti, né i bidoncini al momento.

La rabbia degli abitanti: Non sappiamo dove buttare i rifiuti

E i residenti sono in rivolta: “Non sappiamo dove andare a buttare la frazione umida della spazzatura – racconta Piero Orlando, abitante della zona – Quando abbiamo chiesto spiegazioni all'isola ecologica locale ci hanno detto di rivolgerci all'amministratore di condominio, chiedendogli di inoltrare la richiesta all'Asìa per anticipare la consegna dei bidoncini. Il problema è che l'amministratore in questi giorni è in ferie e non tornerà prima di settembre. Questa situazione va avanti da metà agosto. Oltre 100 famiglie sono in difficoltà. Bene la raccolta differenziata, ma ci mettano in condizioni di farla”.

Il “giallo” dei cassonetti fantasma

“I cassonetti marroni alla Loggetta – spiega Marco Gaudini, presidente della commissione Ambiente – secondo quanto appreso dall'azienda, presentavano un'alta percentuale di materiali inquinanti. Dentro, infatti, gli operatori Asìa non trovavano solo la frazione umida, ma anche plastica, metalli e vetro. Materiali che rovinano tutta la raccolta differenziata. I contenitori stradali allora sono stati rimossi. Ed è stata avviata un'attività di ricognizione degli operatori Asìa sulle 5mila utenze domestiche della zona. Gli ispettori andranno sul posto e verificheranno le utenze e poi si procederà al recapito dei kit con i bidoncini condominiali. Abbiamo chiesto ad Asìa di accelerare la consegna”.

Stop raccolta porta a porta se nei bidoncini non c'è solo l'umido

Intanto, in tutta la città fioccano i sigilli rossi sui bidoncini marroni condominiali dove gli operatori di Asìa verificano la presenza anche di rifiuti non umidi. La società dell'igiene urbana, infatti, da metà agosto non raccoglie più il rifiuto non differenziato correttamente, ma toccherà al condominio che ha avuto il bollino rosso provvedere a rimuovere la plastica e gli altri materiali non consentiti dal bidone. Ogni tagliando ha un numero di codice che viene comunicato al Centro Asìa. Al secondo passaggio di Asìa, se gli operatori riscontreranno che il bidoncino non è stato ripulito dal materiale inquinante, scatterà anche la multa al condominio. La nuova procedura con i bollini è partita con le utenze commerciali e adesso è stata estesa anche a quelle domestiche e condominiali, soprattutto i parchi. I sigilli rossi sono apparsi in questi giorni in tutta la città, dal centro storico, come a San Giovanniello o in via Abate Minichini, a via Domenico Fontana all'Arenella. Al momento, è in corso un'attività al Vomero Alto. Ma non mancano le polemiche. "I contenitori bollinati restano pieni  – racconta un residente di via Fontana – Dobbiamo aspettare il ritorno degli operatori Asìa per versare i nuovi sacchetti. Siamo costretti a tenere l'umido in casa per due giorni, e con il caldo il tanfo è nauseabondo".

Il problema dei sacchetti abusivi sversati dagli estranei

C'è però un altro problema. Quello dello sversamento abusivo di sacchetti non differenziati nei bidoncini condominiali da parte di estranei e passanti. Un fenomeno segnalato da più parti ad Asìa. In questo caso gli operatori fanno uno screening del bidoncino. La presenza di sacchetti non differenziati in cima al cumulo di rifiuti, in genere, è interpretata come il segnale che il bidoncino è stato adulterato da qualche sversamento esterno. Lo stesso bidoncino viene poi controllato più volte nei passaggi successivi, in modo da capire se si è trattato di un caso sporadico o se è qualche residenti del condominio a non fare bene la raccolta. “Questo nuovo sistema con i bollini – commenta Marco Gaudini – è certamente positivo. Al di là dell'aspetto repressivo della sanzione che arriva come ultimo stadio, viene rafforzata a monte la sensibilità sul giusto conferimento. La raccolta differenziata è l'unico vero strumento utile per ridurre la produzione di rifiuti e sostenere il riciclo. Un problema sempre più attuale visto il prossimo fermo del termovalorizzatore di Acerra”.

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