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Carabiniere investito dal treno, condannato a 5 anni il ladro inseguito dal militare

Condannato a cinque anni P.A., il venticinquenne di Pianura inseguito dal vicebrigadiere dei carabinieri Emanuele Reali, che venne investito e ucciso da un treno. L’uomo era accusato solo di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Dei cinque anni di condanna al termine del rito abbreviato, uno è stato già scontato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Emanuele Reali, 34 anni, il vice-brigadiere investito da un treno a Caserta mentre inseguiva un ladro. [Foto da Facebook, Pagina ufficiale @Carabinieri]
Emanuele Reali, 34 anni, il vice-brigadiere investito da un treno a Caserta mentre inseguiva un ladro. [Foto da Facebook, Pagina ufficiale @Carabinieri]

Condannato a cinque anni di carcere il venticinquenne P.A., l'uomo che, durante una fuga in seguito ad un furto, venne inseguito dal vicebrigadiere Emanuele Reali, il quale venne accidentalmente investito da un treno in transito durante l'inseguimento, che si era spostato nella zona della stazione ferroviaria. L'uomo aveva deciso di presentarsi presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta assieme al suo avvocato nei giorni successivi, probabilmente sentendosi braccato dagli investigatori.

L'uomo, che è residente a Pianura, dovrà dunque scontare quattro dei cinque anni di pena comminata: uno di questi, infatti, lo ha già scontato in carcere in attesa della sentenza, arrivata dopo la richiesta del rito abbreviato presentata al Tribunale  di Santa Maria Capua Vetere. Il venticinquenne di Pianura non rispondeva però della morte del vicebrigadiere Emanuele Reali, ma solo di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

La morte di Emanuele Reali del 6 novembre 2018

La tragedia avvenne il 6 novembre del 2018, poco meno di un anno fa. Attorno alle 19.45 in via Ferrarecce, nel cuore di Caserta, era avvenuto un furto in un'abitazione, con i ladri che si stavano dando alla fuga incappando però nei carabinieri. Uno di essi era proprio P.A., che aveva tentato la fuga per sfuggire al vicebrigadiere Emanuele Reali: quest'ultimo, inseguendolo, aveva scavalcato un muretto nei pressi della stazione ferroviaria, attraversando di corsa i binari e non accorgendosi del treno in arrivo, finendo per essere travolto. L'impatto, violentissimo, lo aveva ucciso sul colpo, rendendo vedova la giovane moglie ed orfane le due bambine.

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