40 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Carte d’identità, dietrofront del Comune: gli uffici restano aperti per l’estate. Tagli da settembre

Dopo la rivolta dei presidenti delle Municipalità, il Comune corre ai ripari. Arriva la proroga di due mesi, fino al 30 settembre, del provvedimento di chiusura delle seconde sedi degli sportelli dell’anagrafe delle Municipalità. Il dispositivo prevedeva la chiusura di molti uffici come Arenella e San Giovanni e Ponticelli.
A cura di Pierluigi Frattasi
40 CONDIVISIONI
Immagine

Svolta sulla chiusura degli sportelli dell'anagrafe delle Municipalità. Dopo la rivolta dei presidenti, il Comune corre ai ripari. Arriva la proroga di due mesi fino al 30 settembre. Palazzo San Giacomo, infatti, con una disposizione di aprile aveva avviato la riforma degli uffici demo-anagrafici che prevedeva di dimezzare gli sportelli in tutta la città entro il 1 luglio. Il dietrofront scongiura, invece, almeno per il momento il rischio che si paralizzassero le richieste di carte d'identità valide per l'espatrio, bloccando a casa migliaia di napoletani in partenza per le vacanze all'estero.

La decisione di una proroga è arrivata dopo un lungo confrontro tra l'assessore Monica Buonanno e i presidenti di Municipalità (tutti presenti, tranne la prima di Chiaia-Posillipo) avvenuto nella sede del Consiglio Comunale di via Verdi, nel corso della conferenza dei capigruppo. Al termine della riunione, i gruppi consiliari hanno approvato un documento che chiede la revoca del provvedimento.

Qual è il motivo dei tagli agli uffici? Siccome manca il personale, le Municipalità non sono più in grado di tenere aperti al pubblico due o più sedi degli uffici demo-anagrafici sul proprio territorio. Si tratta degli sportelli che rilasciano le carte d'identità, i certificati di nascita e di morte e altri documenti. In genere ce ne sono almeno due o tre per ogni Municipalità, eredità delle vecchie popolose circoscrizioni, che spesso contano anche più di 50mila abitanti.

A causa della mancanza di personale, molti uffici però dovevano fare i salti mortali per garantire l'apertura al pubblico con le turnazioni. In alcuni casi si è optato per un'apertura parziale degli uffici solo in alcuni giorni della settimana. In altri, i servizi sono stati separati e smistati tra più uffici. Ad aprile, per risolvere la questione, il direttore generale Attilio Auricchio ha varato una riforma che prevede di tagliare le sedi secondarie, lasciando solo uno sportello per Municipalità. In questo modo, sarebbero scomparse sedi importanti come l'Arenella o Ponticelli e San Giovanni.

È scoppiata la rivolta dei parlamentini, con documenti di protesta, manifestazioni di piazza e appelli per cercare di scongiurare l'avvio del provvedimento. Molti consigli municipali hanno votato documenti chiedendo il rinvio dell'atto, osteggiato anche dai sindacati comunali. Una decisione tanto più maldigerita, soprattutto all'indomani dello sblocco delle assunzioni da parte del Viminale per il Comune di Napoli, che prevede l'ingresso di oltre 2.500 nuovi dipendenti in 3 anni.

La proroga

Oggi, il Direttore Generale Attilio Auricchio, l’Assessore con delega ai rapporti con le Municipalità Alessandra Clemente, l’Assessore con delega all’anagrafe Monica Buonanno hanno incontrato i direttori di tutte le 10 Municipalità “per confrontarsi – spiega il Comune in una nota – sulle migliori strategie organizzative volte a migliorare la qualità dei servizi anagrafici offerti alla cittadinanza in una condizione di profonda ristrettezza di personale dell’Ente dovuto ai numerosi pensionamenti e al blocco del turnover”.

“La riunione – prosegue – ha convenuto la necessità di garantire ai cittadini servizi certi e fruibili sette giorni alla settimana. Per questo ogni Municipalità avrà tempo fino al 30 settembre per scegliere secondo criteri di funzionalità, accessibilità e sicurezza dei luoghi di lavoro la sede più adatta sul proprio territorio. Ad ogni Municipalità sarà garantito dall’amministrazione centrale a seguito delle imminenti assunzioni il contingente di personale ritenuto necessario ad offrire adeguati servizi 7 giorni su 7”.

Ma non si placano le polemiche

“Giusta la decisione della sospensione – chiosa Marco Gaudini, consigliere comunale dei Verdi – che apre a un rilancio dell'azione amministrativa verificando varie soluzioni possibili. Ma comunque resta il problema. A settembre ci ritroveremo di nuovo a cercare una soluzione per tenere aperti gli uffici. A questo punto ci sono due ipotesi: capire se attraverso le nuove assunzioni si avranno le risorse necessarie da inviare alle 10 municipalità. Ne servono almeno 15 per ogni municipalità. Secondo, avviare una riforma dell'anagrafe per ridurre i certificati che si fanno allo sportello, attraverso, magari, convenzioni con i Caf, o l'informatizzazione del sistema anagrafico”. “Le solite scelte in solitudine – commenta Diego Venanzoni, consigliere Pd – senza nessun confronto e senza immaginare le incredibili ripercussioni sui cittadini. Al Vomero le prenotazioni per avere le carte d'identità arrivano a dicembre. Il varo della flotta partenopea resta una priorità rispetto alle esigenze della popolazione”. Per Aniello Esposito, consigliere Pd, "l'atto del direttore generale va revocato. Si tratta di un provvedimento capestro che creerà grossi disagi ai cittadini. Va fatto uno studio approfondito per riorganizzare il settore. Certo non tagli scriteriati".

I sindacati

Soddisfatti Cisl, Uil e Csa: “Apprendiamo con un minimo di soddisfazione – scrivono Agostino Anselmi (Cisl), Annibale De Bisogno (Uil) e Francesca Pinto (Csa)che a fronte delle richieste fatte, oggi sembrerebbe che sia prevalso il buon senso di sospendere l’obbligatorietà del provvedimento fino al 30 settembre. Più volte abbiamo fatto rilevare che tale scelta avrebbe comportato problemi alla cittadinanza in termini di servizi e avrebbe creato problemi e disagio agli stessi dipendenti. Sarà nostra cura in questi mesi cercare una soluzione con l’amministrazione che possa condurre ad una soluzione funzionale all’erogazione dei servizi per la cittadinanza. A tal proposito, visto lo sforzo che la stessa Amministrazione ha profuso nell’ottenere l’ok dalla commissione interministeriale di Roma per le assunzioni, auspichiamo che un congruo numero di nuovi assunti siano inviati sulle Municipalità per sopperire a questa endemica carenza di personale e quindi scongiurare il tanto paventato accorpamento. Pertanto nell’assemblea che si terrà con il personale interessato apriremo un confronto in merito”.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views