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Gioca a calcetto, si accascia e muore, choc a Casaluce, Sebastiano aveva 43 anni

Tragedia a Casaluce, nel Casertano: Sebastiano, 43 anni, è morto in seguito ad un malore durante una partita di calcetto. Inutili i soccorsi: i sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne l’avvenuto decesso. Una tragedia inspiegabile che ha sconvolto parenti e amici dell’uomo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tragedia su un campo di calcetto a Casaluce, nel Casertano, a poche decine di metri da Aversa. Sebastiano, 43enne originario di Trentola Ducenta, ha accusato un malore mentre stava giocando con alcuni amici. Una partitella di calcio a cinque finita in tragedia: l'uomo, attorno alle 23.30 della scorsa sera, ha iniziato a sentirsi male, e si è accasciato improvvisamente a terra. Inutili i soccorsi, giunti sul posto subito dopo: i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne l'ormai avvenuto decesso. Una tragedia inspiegabile quella che ha colpito Sebastiano e che ha sconvolto amici e familiari dell'uomo.

Sul posto anche le forze dell'ordine, per i rilievi del caso: toccherà a loro fare chiarezza su questa vicenda, e non è escluso che possa essere ordinata un'autopsia sul corpo dell'uomo per provare a capire cosa possa aver causato il malore che ha portato al decesso dell'uomo mentre giocava a calcio con gli amici. Una tragedia, quella di Sebastiano, che ricorda quella di altre persone decedute sui campetti di calcio: appena pochi mesi fa, a febbraio, era morto un ragazzino napoletano di appena 13 anni, durante una partita di calcetto in un centro sportivo di Piazza Carlo III, nel cuore del Centro Storico del capoluogo partenopeo. Appena un mese fa, invece, era deceduto Franco Bottiglieri, 70 anni, colpito da un infarto mentre assisteva alla partita di calcio per la promozione in Serie D tra Agropoli e Brindisi: il 70enne pugliese, ma residente a Torre del Greco, in provincia di Napoli, era deceduto all'ospedale di Eboli, dove era ricoverato in gravi condizioni in seguito all'infarto che lo aveva colpito sugli spalti.

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